Lo dice il presidente del PLR Rocco Cattaneo sulla nuova Carovana della libertà prevista per venerdì. I commenti di Dadò, Savoia e Rusconi
LUGANO - Un'operazione nostalgia, di puro marketing politico, con qualche accento patetico. Sono alcuni dei commenti delle altre forze politiche sulla nuova Carovana della Libertà che la Lega, oltre 20 anni dopo, organizzerà venerdì prossimo (leggi articolo correlato).
Pierre Rusconi: "Un'operazione un po' patetica"
Cominciamo da Pierre Rusconi che vent'anni fa, da leghista, sfilò accanto a Giuliano Bignasca, Flavio Maspoli e a tutti gli altri, nella prima Carovana. "Allora - dice il Consigliere Nazionale UDC -fu uno dei punti cardini che lanciò la Lega, oggi è solo una legittima operazione di marketing politico, studiata anche per mascherare le decisioni impopolari che la Lega, da partito di maggioranza relativa, dovrà sostenere sia a livello Cantonale che a Lugano. Per questo probabilmente si sono inventati sta roba: per dire "guardate che la Lega rivoluzionaria esiste ancora". In realtà è un'operazione un po' patetica. Anche per questo voler puntualizzare "andremo a 80 Km/h, rispetteremo la legge, sfileremo a nord…". È un vorrei ma non posso, a differenza di quando c'era il Nano. Le ragioni della protesta sono totalmente condivisibili, ma hanno due Consiglieri di Stato, due Consiglieri Nazionali, il sindaco di Lugano. Insomma con delle responsabilità governative del genere dovrebbero agire anziché organizzare carovane. E qui sta il vero punto: vent'anni fa sfilavamo contro l'establishment oggi l'establishment sono loro".
Rocco Cattaneo: "Che pensino a governare anziché giocare alla rivoluzione"
Secco il commento del presidente del PLR Rocco Cattaneo: "È un'iniziativa ipernostalgica. La lega deve pensare a governare, non a giovare alla rivoluzione. Sono al potere, hanno le cadreghe, pensino a risolvere i problemi e non a organizzare le carovane. Di Woodstock ne hanno fatta uno solo e ancora se lo ricordano tutti. Invito i leghisti a riflettere anche su questo...".
Fiorenzo Dadò: "Una minestra riscaldata. E poi chi paga?"
"La carovana la possono fare - dice il capogruppo PPD Fiorenzo Dadò - ma non risolverà nulla come non ha risolto nulla vent'anni anni fa. Come partito di maggioranza relativa, se non hanno altri mezzi più incisivi e più concreti per risolvere i problemi, facciano pure le carovane. Personalmente penso che i problemi si risolvono in altri modi. Con due Consiglieri di Stato, due Consiglieri Nazionali, e il sindaco di Lugano, che chiedano un appuntamento al Consiglio Federale, per discutere dei temi che stanno a cuore al Ticino. Inoltre, la minestra riscaldata non ha mai il sapore dell'originale, non hanno proprio in mente niente di nuovo? Sono a corto di idee? Aggiungo infine che l'altra volta la Carovana costò ai contribuenti 100'000 franchi, questa volta chi pagherà? Forse i legihsti pensano di fare qualche risparmio nelle preture di valle per finanziare la Carovana…".
Sergio Savoia: "Auguri, ma..."
Infine il coordinatore dei Verdi Sergio Savoia: "Faccio gli auguri alla Lega per la loro iniziativa ma non è una cosa a cui mi interessa partecipare perché non condivido il metodo. Non sono d'accordo a protestare creando disagi a gente che non c'entra nulla. E lo dico condividendo le rivendicazioni politiche della Carovana, specie per quanto riguarda i problemi creati dai bilaterali. Penso che sarebbe molto più efficace andare a Berna a fare qualche azione clamorosa o bloccare in Ticino risorse economiche destinate all'Italia o alla Confederazione".
Al momento non è stato possibile raggiungere né il presidente né la capogruppo del PS. Non appena sarà possibile aggiungeremo la loro opinione.