ULTIME NOTIZIE News
Politica e Potere
01.06.2014 - 12:290
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Bertoli all’attacco: “Guerra straparla. Cominci anche a praticare i valori che dice di difendere, e con lui il Mattino”

Botta e risposta a distanza oggi fra il direttore del DECS Manuele Bertoli e il deputato leghista Michele Guerra. Oggetto del contenzioso: l’ora di storia delle religioni, sperimentata negli ultimi tre anni in alcune scuole medie del cantone

BELLINZONA – Botta e risposta a distanza oggi fra il direttore del DECS Manuele Bertoli e il deputato leghista Michele Guerra. Oggetto del contenzioso: l’ora di storia delle religioni, sperimentata negli ultimi tre anni in alcune scuole medie del cantone. Da una parte l’accusa di star svuotando le tradizioni ticinesi, catapultando nella scuola l’insegnamento della dottrina islamica, “per cercare di renderci eurocompatibili”. Dall’altra, in sostanza, l’accusa di ipocrisia, con l’invito a non straparlare e a cominciare invece ad applicare le tanto difese radici cristiane.

Guerra: "Perché dovremmo abbandonare l'ora di studio delle radici, cristiane, ticinesi, per catapultare nella scuola pubblica l'insegnamento delle dottrine dell'islam?"

Ma andiamo con ordine. A scatenare la bagarre è Guerra che dalle colonne del Mattino, al grido di “Le tradizioni ticinesi non si toccano!”, critica duramente l’idea alla base dell’ora di storia delle religioni e i metodi con cui questa è stata sperimentata e portata avanti. “Un'ora che in un Cantone con tradizioni cristiane vorrebbe fra le altre cose catapultare nella scuola pubblica l'insegnamento delle dottrine e della storia dell'Islam! Dando lo stesso spazio a cristianesimo, ebraismo ed islam, quando islam ed ebraismo in Ticino contano meno del 2%. Uella! Il tema è sensibile perché tocca le radici del nostro Cantone, dei nostri vecchi. Radici indebolite da anni di dominio del radicalume/socialista, pronto a calpestare le proprie tradizioni pur di non urtare gli immigrati di altre religioni, musulmani in primis”.

“Minoranze che – aggiunge – dovrebbero adattarsi se qui vogliono stare e che non vengono certo urtate da quella che per noi è la cultura locale. Un masochismo dannoso e servilista, una forzatura che vuole negare la realtà per cercare di renderci eurocompatibili, annientando le nostre origini e mancando di rispetto ai nostri avi. Ora, per quale bizzarro motivo dovremmo noi abbandonare l'ora di studio delle radici ticinesi, cioè quelle cristiane, per dedicare ore a studiare per esempio l'islam? Per quale motivo i nostri giovani che vogliono invece l'ora cattolica dovrebbero smettere di studiare le radici del nostro Paese per studiare cose lontane che rappresentano manco il 2% della nostra popolazione? Per nessuna ragione, infatti anche la nostra amata costituzione federale parla chiaro: solo chiesa cattolica e chiesa protestante sono chiese di stato (infatti sono le tradizioni locali) e quindi unicamente il loro insegnamento - peraltro facoltativo - è giustificato. Chiaro quindi il messaggio o serve un disegnino? L'ora di religione non si tocca!”

Bertoli: "Guerra straparla. E le scarse conoscenze dei fondamenti cristiani che così dimostra, mi pare possano testimoniare quanto un corso di storia delle religioni possa essere utile"

Pronta la risposta di Bertoli, che dal proprio profilo Facebook passa al contrattacco e scrive: “Il deputato Guerra dalle colonne del Mattino di oggi straparla a proposito di tradizioni cristiane, asserendo che il corso di storia delle religioni, sperimentato per tre anni e attualmente in discussione per una collocazione nella griglia di scuola media, intenderebbe catapultare nelle scuole l'insegnamento delle dottrine dell'islam e dare lo stesso spazio a cristianesimo, ebraismo e islam”.

Il ministro prosegue poi allargando la portata della sua stoccata anche al Mattino della Domenica: “A parte il fatto che le tradizioni cristiane imporrebbero di non mentire (ottavo comandamento), cosa che il Guerra fa spudoratamente sostenendo cose manifestamente inveritiere, basta sfogliare il gentil giornaletto su cui scrive per capire quanto poco le tradizioni cristiane contino davvero per chi le sbandiera volentieri. "Ero straniero e mi hai accolto" dicono le scritture, ma non con insulti e cattiverie di ogni genere come fa da sempre il Mattino. Forse prima di difendere le tradizioni sarebbe utile comprenderle e magari un pochino praticarle. Tralascio le paginate di varia umanità che dal giornale vendono prestazioni sessuali di vario genere, anch'esse non proprio figlie delle belle tradizioni dei nostri vecchi”.

“Le scarse conoscenze dei fondamentali cristiani dimostrate dal deputato mi pare possano testimoniare quanto un corso di storia delle religioni possa essere utile, almeno per parlare con un poco di conoscenza di causa delle religioni riconosciute dallo Stato e delle altre”, conclude infine Bertoli.

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Tags
News e approfondimenti Ticino
© 2024 , All rights reserved