Parla Ferrara Micocci, unica donna e outsider nella lista del partito approvata ieri sera dal Comitato cantonale. GUARDA LA VIDEO INTERVISTA
LUGANO - Natalia Ferrara Micocci (ci tiene ad essere chiamata anche con il cognome da nubile) è sicuramente (insieme a Mauro Antonini) una dei due outsider della lista per il Consiglio di Stato approvata ieri sera dal comitato del PLR.
Trentun anni, procuratrice pubblica dal 2010, è anche l'unica donna della lista. Ieri sera nella sua autopresentazione ha usato spesso metafore calcistiche ("questa sera ho l'emozione di chi tira un calcio di rigore..."), che in tempo di Mondiale calzano a pennello.
Come le calzavano a pennello i sandali tacco dodici che indossava, fasciata in un completino estivo blu. E non è certo passato inosservato il tatuaggio che la candidata porta sulla caviglia sinistra: l'ideogramma cinese della gioia. Ora Natalia Ferrara Micocci (l'accento è sulla seconda "a" del nome) dovrà comunicare ufficialmente come intende gestire senza conflitti il suo nuovo ruolo di candidato politico e di magistrato, difficilmente compatibili, con i tempi che corrono.
In questa video intervista realizzata ieri sera al capannone di Pregassona, sfidando il trambusto della sala, la candidata racconta il perchè del "tattoo", la sua passione per il calcio e, riferendosi al vezzo ticinese di gufare l'Italia, dice: "Non sopporto il tifo contro". Nemmeno contro la Lega. Soltanto "tifo per...". Per il PLR, ovviamente. E dice: sono scesa in campo per vincere, non per stare in panchina.
emmebi