Un giovane ticinese racconta perchè ha aderito a questa strana Chiesa, anche in ragione anti islamica: "Forse chiederò di avere sulla carta d'identità la foto con lo scolapasta in testa"
LOCARNO – Mostra la foto del suo “certificato” e dice: “Adesso che sono diventato ministro mi piacerebbe creare una comunità pastafariana anche in Ticino”.
Siamo in un ristorante di Locarno. Una cena tra amici, ieri sera, mercoledì 17 settembre. C’è anche D, un giovane ticinese che qualche giorno fa ha deciso di passare da simpatizzante ad adepto della Chiesa Pastafariana.
Dai, chiediamo al cuoco se ci presta uno scolapasta e facciamo un selfie…
“Inutile, ho già una foto con lo scolapasta in testa”. E mostra lo scatto.
Ma pensavi di chiedere al Cantone di riconoscere ufficialmente la tua “religione” e di autorizzarti a mettere la foto con lo scolapasta sui documenti d’identità?
“Ci sto pensando, ma ho letto che una ragazza ticinese ha già fatto un’analoga richiesta e voglio vedere come va a finire. Lei rivendica, giustamente, la libertà di esprimere la propria fede: se Berna ha riconosciuto il diritto di portare un copricapo anche sulle foto ufficiali in virtù del proprio credo religioso, non vedo perché noi pastafariani non possiamo avere sulla carta d’identità una foto con lo scolapasta”.
Ma sei davvero convinto che questa sia una religione?
“Abbiamo un dio, il Prodigioso spaghetto volante, in inglese Flying Speghetti Monster, siamo una Chiesa in costante espansione, con comunità sparse in mezzo mondo, abbiamo dei precetti etici e dei comandamenti, non impositivi ma che iniziano tutti con ‘io preferirei’, perché siamo molto liberali. Il primo è: io preferirei davvero che tu evitassi di comportarti come un asino bigotto "più-santo-di te" quando descrivi la mia spaghettosa bontà. Abbiamo un nostro inferno e un nostro paradiso, al cui centro c’è un vulcano che erutta birra e una fabbrica di spogliarelliste, o spogliarellisti, per le donne. Nell’inferno la birra è sgasata e le spogliarelliste sono impestate da malattie veneree… E in Italia i pastafariani hanno chiesto di essere riconosciuti ufficialmente come Chiesa dallo Stato. Quindi, sì, il pastafarianesimo è una religione”.
Definita però una “religione parodistica”, una parodia delle fedi tradizionali… Ci aggiungerei una religione “fumettistica”, guardando l’iconografia: il vostro dio è un agglomerato di spaghetti, una sorta di piovra con due polpette al posto degli occhi… Una chiara parodia dell’ichthýs, il pesce stilizzato usato come simbolo dai primi cristiani…
D. alza il bicchiere per un brindisi e dice: “Ramen”.
Cos’è “Ramen”?
“È come Amen, ma noi lo usiamo per dire ‘salute’. È il nome di una zuppa di spaghetti orientale”.
Ok, Ramen, ma che mi dici della religione?
“Risale a cinquemila anni fa, quando il Prodigioso spaghetto volante, dopo aver esagerato con l’alcol, ha creato il mondo”.
Quindi il mondo ha cinquemila anni, più o meno quanto la civiltà dell’Antico Egitto... E le tracce che ci parlano chiaramente di un’esistenza della terra e di esseri viventi che risalgono a milioni di anni fa?
“Se devo credere alle teorie creazioniste, quelle che ci raccontano, per esempio, che il mondo è stato creato da Dio quando ha dato la vita ad Adamo ed Eva, perché non posso credere che sia stato creato cinquemila anni fa dal Prodigioso spaghetto volante? Infatti, il pastafarianesimo è nato proprio per contestare l’insegnamento del creazionismo nelle scuole”.
Nota: questa “religione” è stata creata nel 2005 da Bobby Henderson, laureatosi in fisica all'Oregon State University, per protestare contro la decisione del consiglio per l'istruzione del Kansas di insegnare il creazionismo nei corsi di scienze come un'alternativa alla teoria dell'evoluzione.
Veniamo alla tua conversione…
“Sono stato toccato da una spaghettosa appendice del nostro divino Sugosissimo, che è sempre lui, il Prodigioso spaghetto volante. Ma c’è anche un motivo personale per cui ho deciso di aderire a questa Chiesa: la nostra fede si nutre di birra e di vino. Per cui, avendo vissuto per anni in paesi orientali confrontati con la piaga del fondamentalismo e della violenza islamica, che in queste settimane stiamo vedendo incarnata dalle barbarie dell’Isis, mi son detto: una religione basata sul liberalismo alcolico può essere un elemento per frenare la colonizzazione di una religione che vieta il consumo di alcol”.
E come la mettiamo con i controlli di polizia?
“Ecco, questa è una buona domanda: secondo me i pastafariani dovrebbero ottenere gratuitamente l’abbonamento Arcobaleno. Se la mia fede mi porta a consumare, seppure moderatamente, alcolici, perché in questo modo ogni giorno prego, lo Stato deve mettermi nelle condizioni di poterla professare. Niente alcol al volante, va bene, ma allora mezzi pubblici gratuiti”.
emmebi