Franco Ambrosetti non usa giri di parole: o il Cantone fa concessioni oppure neanche un franco di più. "La Camera di commercio non intende fare una donazione al Cantone", afferma il presidente dell'associazione
BELLINZONA - La Camera di commercio fissa il "prezzo" per aumentare il proprio contributo a favore di Expo. L'associazione economica, insomma, vuole qualcosa in cambio dal Cantone per aumentare il proprio impegno a favore della presenza ticinese a Milano. Precisamente, come rivela la Regione, in generale qualche prospettiva sulla fiscalità e in particolare una concessioine concreta sulla nuova tassa sui posteggi proposta dal direttore del Dipartimento del territorio in sede di Preventivo 2015.
La Camera di commercio metterà queste carte sul tavolo domani durante l'incontro che il Mondo dell'economia avrà con il Governo per discutere le regole d'ingaggio per finanziare l'operazione Expo.
"La nostra posizione – conferma Franco Ambrosetti al quotidiano bellinzonese – è chiara. Come associazione mantello, abbiamo già dato soldi al Cantone. E non ne daremo di più senza condizioni. Non si potrà più attingere ai bilanci della Cc-Ti. Specie per una manifestazione che, dal profilo economico, non ha grande importanza. Ce l’ha, eventualmente, da punto di vista politico".
" Le nostre richieste – sottolinea alla Regione il presidente della Camera di commercio – riguardano semmai le condizioni economiche quadro del Cantone che negli ultimi anni sono peggiorate di molto". Quindi o arriva qualche concessione o amici come prima: "La Camera di commercio non intende fare una donazione al Cantone", aggiunge Ambrosetti tanto per essere cristallino.