I fatti contestati risalgono alla primavera del 2014 quando l’uomo, che lavora a Campione, è stato oggetto a sua insaputa di un’inchiesta sul suo operato professionale, poi chiusa con una archiviazione dalla Procura di Como
MELIDE - L’ipotesi di reato é violazione dell’articolo 271 del Codice penale che punisce i rappresentanti di autorità straniere che compiono atti d’inchiesta sul territorio svizzero senza essere autorizzati.
Un cittadino svizzero residente a Melide – lo scrive il Corriere del Ticino - accusa il nucleo dei Carabinieri di Campione d’Italia di aver effettuato indagini, appostamenti e pedinamenti su di lui, con tanto di fotografie scattate a sua insaputa. L’uomo ha così sporto denuncia penale contro quattro carabinieri: un capitano, un luogotenente, un brigadiere capo e un appuntato. Il procuratore generale John Noseda ha trasmesso il caso, per competenza, al Ministero pubblico della Confederazione.
I fatti contestati risalgono alla primavera del 2014 quando l’uomo, che lavora a Campione, è stato oggetto a sua insaputa di un’inchiesta sul suo operato professionale, inchiesta poi chiusa con una archiviazione dalla Procura di Como.
Proprio in seguito all’archiviazione l’indagato ha avuto accesso agli atti scoprendo le fotografie scattate a Melide dai carabinieri. Dal dossier emerge che per giustificare la propria presenza a Melide i carabinieri hanno parlano di una passeggiata fuori servizio durante la quale si sarebbero casualmente imbattuti nell’indagato e, in un secondo caso, di un servizio antidroga durante il quale si erano appostati nella zona della Romantica. I carabinieri sostengono anche di avere informato la Polizia cantonale, ma di quella telefonata non c’è traccia.