LONDRA/STOCCARDA – Due delitti di Natale ancora avvolti nel mistero. Il primo è accaduto tra domenica e mercoledì scorsi in Germania, il secondo sempre mercoledì, ma in Inghilterra. In entrambi i casi le vittime sono ragazzi italiani. Christian Zoda, 23 anni, messinese, e Sandra Quarta, 20 anni, originaria di Novoli, in provincia di Lecce, sono stati uccisi a colpi di pistola ad Albstadt, una cittadina a 100 chilometri da Stoccarda. Erano amici fin da piccoli, figli di immigrati italiani trasferitisi in Germania in cerca di una vita migliore. La loro morte è avvolta nel mistero ma, come nel caso inglese, c’è un presunto colpevole: Michele Quarta, zio della giovane. Non è però ancora chiaro il movente.
Domenica scorsa la ragazza non ha più dato notizie di sé e Christian ha pubblicato su Facebook un post “Sandra è scomparsa lasciando a casa borsa, scarpe, giacca, occhiali, e cellulare. Aiutatemi a trovarla”. Le ricerche, con cani poliziotto ed elicotteri non portano a nulla. Poi, mercoledì verso mezzogiorno il giovane esce dalla pizzeria del padre, in cui lavora con le due sorelle. Gli si avvicina un uomo che lo fredda scaricandogli addosso il caricatore e poi fugge. Christian muore in ospedale qualche ora dopo.
Le indagini, grazie ai testimoni che hanno assistito al delitto avvenuto in pieno centro, portano all’arresto di Michele Quarta, 52 anni, zio di Sandra, anche lui emigrato in Germania. La polizia lo trova in casa, nel palazzo in cui anche la nipote viveva. Ha ancora con sé la pistola. Agli agenti dice solo che il corpo della ragazza è sepolto in giardino. Poi si chiude nel silenzio. Il corpo della ventenne viene trovato sotto pochi metri di terra: anche lei, dirà l’autopsia eseguita giovedì, è stata uccisa con colpi di arma da fuoco.
La polizia sta cercando di chiarire il movente dell’omicidio che ha scosso la cittadina tedesca, dove i due ragazzi erano molto conosciuti. A Ziegelplatz, dove Christian è stato ucciso, sono state lasciate decine di candele e mazzi di fiori.
Andrea Cardinale, 21 anni di origini palermitane, è invece sospettato di aver ucciso il collega di lavoro Nino Calabrò, 26 anni, e la due fidanzata, Francesca Di Dio, di appena 20. I due giovani sono stati trovati morti mercoledì scorso in un appartamento di Thornaby, nel North Yorkshire in Gran Bretagna. Il presunto assassino, oltre ad essere collega di lavoro di Calabrò era anche suo coinquilino. Secondo gli inquirenti il killer avrebbe colpito i due ragazzi con un martello, ma anche in questo caso il movente resta avvolto nel mistero.
Il giovane di 21 anni è stato fermato dalla polizia inglese che sta cercando di ricostruire la dinamica e il motivo di un duplice delitto apparentemente inspiegabile. L’unica cosa che si sa è che il giovane avrebbe problemi psichici. È stato il padre del presunto assassino a scoprire i corpi delle due vittime: era volato in Gran Bretagna per andare a trovare il figlio. Ma non ricevendo risposte da lui ha pensato di passare in casa dei due fidanzati. Non è chiaro se l’uomo sia entrato in casa con una copia delle chiavi, comunque ha fatto scattare le indagini allertando un amico poliziotto in Italia.
Il movente? Forse è legato al fatto che Francesca intendeva trasferirsi in Inghilterra e forse Nino ha comunicato al coinquilino che avrebbe dovuto lasciare l’appartamento facendo scattare l’ira omicida.