Caso Gobbi, ci siamo. Dadò vs Ferrara. E la maturità con Chatgpt

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L’inchiesta sul “caso Gobbi” condotta dal procuratore generale Andrea Pagani è agli sgoccioli. La RSI ha fatto il punto sulle indagini confermando che nei confronti del ministro non sono emersi elementi penalmente rilevanti. Ne parliamo a Liscio e Macchiato con Jacques Ducry,  già procuratore pubblico e deputato.

Mini polemica in vista della votazione del 9 giugno sull’acquisto dello stabile EFG, che dovrebbe ospitare la futura Cittadella della giustizia: il presidente del Centro Fiorenzo Dadò “punge” Natalia Ferrara pubblicando sui social un frammento di Matrioska di giovedì in cui la deputata PLR, favorevole all’acquisto, punzecchiava la collega di Avanti Amalia Mirante, contraria, accusandola di esprimere “una raffica di supercazzole”. Dadò si chiede se Ferrara non sia in conflitto di interesse, visto che suo marito lavora per la Banca EFG…

Con Ducry parliamo anche di intelligenza artificiale: un liceale di Zurigo, racconta la NZZ, ha ottenuto i pieni voti all’esame di maturità facendosi riassumere il Faust di Goethe da Chatgpt. Mentre in una scuola del Canton Zurigo l’intelligenza artificiale viene usata, come scrive Le Temps, per comporre le classi tenendo conto di una serie di parametri degli allievi.

Sempre in tema scolastico, ha suscitato scandalo a Pfäffikon il caso di un docente di educazione sessuale licenziato dalla scuola elementare perché gay dopo le proteste di famiglie credenti cristiane e musulmane. Sabato si è svolta una manifestazione di solidarietà a sostegno dell’insegnante.