Pianificazione ospedaliera, anche i medici fanno ricorso. Denti: "In prima linea in difesa dei pazienti"
Il presidente dell'Ordine, su mandato unanime del Consiglio Direttivo, ha presentato ieri due istanze: una punta a cambiare la lista ospedaliera riconosciuta dal Governo, l'altra si oppone alla legge sui finanziamenti dei letti AMI
LUGANO - Non solo alcune Cliniche private, anche i medici ticinesi hanno deciso di presentare ricorso contro la pianificazione ospedaliera. Il Consiglio Direttivo dell'Ordine all'unanimità ha infatti dato mandato al presidente Franco Denti, in quanto cittadino e deputato, di opporsi per via legale al progetto sanitario approvato dal Gran Consiglio alla fine dello scorso anno.Ieri Denti ha quindi inoltrato due ricorsi, uno al Tribunale Federale e l'altro al Tribunale Federale amministrativo. Una istanza mira a cambiare da un lato la lista ospedaliera, l'altra si oppone alla legge sui finanziamenti dei letti AMI. Fuori dal gergo tecnico il primo ricorso vuole modificare la lista degli ospedali riconosciuti dal Consiglio di Stato e di conseguenza a beneficio della LAMAL. Per quanto invece riguarda i letti della pianificazione, la spiegazione è un pochino più articolata. Nel pacchetto della pianificazione ci sono quelli acuti specialistici e, per l'appunto, gli AMI, vale a dire quelli acuti non specialistici (minor intensità). La materia è complessa ma sostanzialmente i medici chiedono che questa offerta sanitaria ai pazienti venga da un lato accresciuta e meglio distribuita sul territorio, soprattutto negli ospedali di Valle, e dall'altra che questi letti siano accompagnati da una presenza medica obbligatoria 24 ore su 24 e da un adeguato sostegno infermieristico. Che vi sia in sostanza una equipollenza nelle cure fra reparti acuti specialistici e di media intensità."Con questa decisione – spiega a Liberatv Franco Denti – i medici ticinesi dimostrano di volersi ancora una volta impegnare in prima linea in difesa dei pazienti, della qualità delle cure accessibile per tutti anche da un profilo finanziario e di un corretto e armonioso sviluppo del sistema sanitario cantonale".