CRONACA
EuroRegazzi: "Il derby Svizzera Albania? Non credo ai sospetti ma oggi voglio vedere se qualcuno tira indietro la gamba. E continuerò a tifare contro l'Italia"
Intervista "calcisticamente scorretta" al Consigliere Nazionale PPD: "Personalmente non mi dà nessun fastidio la Nazionale multietnica, ma è vero che in giro c'è un po' di scetticismo su questo punto. Non mi piacciono i giocatori che tentennano e non esultano. Gli azzurri? Spero che escano al primo turno"

LUGANO – Premessa all'intervista: sarà una chiacchierata schietta, "calcisticamente scorretta" o non "politically correct", scegliete voi, ma sempre nell'ambito della rivalità sportiva e delle cose del pallone. Niente di più e niente di meno. 

 

Con Fabio Ragazzi ricominciamo da quell'ultima conversazione sul calcio, era prima dei Mondiali in Brasile, in cui dichiarò il suo tifo contro l'Italia. Un'affermazione che fece il giro della Svizzera - allora il Consigliere Nazionale del PPD era presidente della Deputazione ticinese alle Camere - e che in Ticino suscitò più di una polemica. 

 

Regazzi, continuerà a gufare contro gli azzurri anche per questi Europei? È la domanda forzata da cui partire. "Ma certo! Io sono una persona coerente e sincera che non ama nascondersi dietro a un dito. Non ho mai rinnegato quell'affermazione e la confermo. Anche perché è una cosa che non cambierà mai. Gufare contro una squadra, nel mio caso l'Italia, è come essere tifosi di una squadra". 

 

E al Mondiale brasiliano il tifo contro dei gufi, se la guardiamo dal punto di vista scaramantico, aveva fatto centro, con l'Italia eliminata al primo turno. "È vero, nel 2014 aveva funzionato bene. Però bisogna sempre diffidare degli azzurri, squadra temibilissima, soprattutto quando non viene data per favorita". 

 

Regazzi si augura dunque che la squadra guidata da Antonio Conte esca al primo turno. Lui tiferà perché ciò avvenga. "Anche se vederli perdere in finale darebbe una goduria maggiore. Ma è anche più rischioso, perché se poi vincono come in Germania…." 

 

Regazzi lo dice apertamente, altri lo pensano senza dichiararsi, ma il tifo contro il Ticino è un fenomeno assai radicato: "Ma anche altrove è così. In Svizzera è tipico dei Cantoni di frontiera. Gli svizzeri tedeschi sono peggio di noi con la Germania. Ricordo la finale dell'82, quando frequentavo l'Uni a Zurigo, e gli zuirghesi facevano tutti il tifo per l'Italia". 

 

Altro tema da affrontare senza nascondersi dietro a un dito. Regazzi acconsente. Oggi la Svizzera aprirà la sua avventura a Euro 2016 sfidando l'Albania in quello che molti hanno già definito un derby. Un derby perché nella nazionale rossocrociata militano alcuni giocato originari di quelle terre. E questo fattore, anche se molti non ne parlano fuori dai denti, genera qualche inquietudine nei tifosi rossocraciati. Così come, diciamolo altrettanto apertamente, alcuni supporter della Svizzera fanno ancora fatica ad identificarsi con una nazionale con pochi cognomi svizzeri tedeschi e svizzeri francesi, cioè con radici ben piantate nel nostro Paese. Nei bar spesso gira anche la battutaccia: "L'unica nazionale è quella di hockey". Come la mettiamo?

 

"Questo sentimento un po' esiste. I nativi svizzeri sono la minoranza, è lì da vedere. Ed è vero che la relazione tra questa squadra e i tifosi non si è ancora pienamente realizzata. Ma questa è la realtà del nostro Paese. Abbiamo una nazionale multietnica e bisogna accettarlo come un fatto positivo. Anche perché questi giocatori hanno portato un tasso tecnico che altrimenti non avremmo avuto e che ci ha permesso di qualificarci all'Europeo. Senza di loro non so se ce l'avremmo fatta.  Personalmente non mi dà nessun fastidio. Invece mi danno molto fastidio quei giocatori che sono in dubbio. Che tentennano su quale Nazionale scegliere. Secondo me la Nazionale è come la mamma: ce ne è una sola. Per non parlare di quelli che non esultano quando segnano contro la nazionale di origine. Non esiste". 

 

"Quanto al discorso del "derby" Svizzera- Albania – prosegue Regazzi - io non ho nessun sospetto. Ma oggi voglio vedere quel che succederà in campo. Nel corso della partita vedremo se questa Nazionale vuole davvero vincere o se qualcuno tirerà indietro la gamba. Io credo alla buonafede e non credo alle dietrologie e alle teorie complottiste. Se oggi tutti i nostri giocatori daranno il 200%, sarà la prova del 9 anche per quegli scettici che descriveva lei e che un po' tutti abbiamo ascoltato per le strade. Perché, per quanto mi riguarda, non contano solo le qualità tecniche, ma anche quelle attitudinali. Questa squadra deve conquistare l'affetto della gente. E lo può fare solo sul campo, e questo al di là della vittoria o della sconfitta. Questa Nazionale sarà adorata se metterà sul campo cuore e impegno raggiungendo gli obbiettivi che le sono assolutamente alla portata". 

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
In Vetrina

EVENTI & SPETTACOLI

La magia dell’inverno sul Monte Generoso: sconti e novità per tutti

22 NOVEMBRE 2024
EVENTI & SPETTACOLI

Tutto pronto per l'inizio di Vini in Villa a Lugano

22 NOVEMBRE 2024
EVENTI & SPETTACOLI

Flavio Sala: “L’Ultima Sciances”. Perché la vita affettiva non va in pensione

21 NOVEMBRE 2024
EVENTI & SPETTACOLI

Autodifesa ed empowerment: un corso di Krav Maga dedicato alle donne

19 NOVEMBRE 2024
LETTURE

“Ticinesi a Parigi”: Una Ville Lumière nostrana

14 NOVEMBRE 2024
VETRINA

Ecco i vincitori del "Premio BancaStato per la Sostenibilità Aziendale"

12 NOVEMBRE 2024
LiberaTV+

ANALISI

Il Governo stanco e i pensieri elettorali

18 NOVEMBRE 2024
LISCIO E MACCHIATO

SSR, Susanne Wille vuol tagliare mille posti. Pedrazzini: "Piano scioccante"

21 NOVEMBRE 2024
ENIGMA

La "democrazia" dei nuovi oligarchi. Dove vogliono portarci Musk e soci?

17 NOVEMBRE 2024