L'ironman Igor Nastic ci racconta il Triathlon di Locarno... Le classifiche, gli exploit di atlete e atleti ticinesi, il "beltraentusiasmo" del ministro sulla distanza olimpica, il paesaggio fiabesco e il sogno di un evento ancora più internazionale
"Uno sport, quello della triplice, che di anno in anno fa sempre più proseliti in tutto il mondo. E la Svizzera, una delle nazioni più forti nel panorama internazionale, non fa eccezione"
Gli organizzatori della 20esima edizione del Triathlon di Locarno non potevano chiedere di più per questo fine settimana. E soprattutto il vulcanico Presidente Rodolfo Huber, che lascia il testimone di questo importante evento a Stanislao Pawlowski, non poteva congedarsi in modo migliore, tra un clima estivo contrastato dalle prime foglie autunnali che hanno invaso la “zona cambio”.
Huber ha voluto salutare il pubblico con un gesto simbolico importante, ovvero la partecipazione al mini triathlon di sabato. Un fine settimana baciato dal sole ha reso semplicemente idilliaco lo scenario dell’unico appuntamento internazionale di triathlon che si svolge in Ticino. Uno sport, quello della triplice, che di anno in anno fa sempre più proseliti in tutto il mondo. E la Svizzera, una delle nazioni più forti nel panorama internazionale, non fa eccezione.
Sabato mattina c’è stato il battesimo di questo sport per centinaia di bambini che hanno potuto vivere il fascino della disciplina tra qualche bracciata a nuoto, un mini percorso in bici e qualche passo a corsa.
Con il passare degli anni e delle categorie, le distanze si allungavano fino a giungere al mini triathlon (500m nuoto/20km bici/5km corsa), prova che ha coinvolto ben 254 uomini e 129 donne. Degno di nota il secondo miglior tempo assoluto in 55.57,7 per Nicolas Beyeler (A-Club), tra i migliori atleti svizzeri sulla distanza Ironman e rientrato alle competizioni dopo un periodo di guai alla schiena. Ottimo quarto tempo assoluto per il forte podista Adriano Engelhardt (US Ascona) che ha dimostrato di avere talento e confidenza sia con l’acqua che con la bici. Chissà che Adriano in futuro non faccia un pensierino per questo sport.
Terzo tempo tra i ticinesi per Roberto Pintus (TT Capriasca) rientrato alle competizioni dopo un brutto incidente in bici accaduto poche settimane fa. In campo femminile terzo tempo assoluto e prima ticinese per Jeanette Bragagnolo, settima assoluta e seconda miglior ticinese Fabiana Picco, mentre la terza ticinese è stata Philine von Bremen con il 12esimo crono assoluto.
Nell’attesa distanza olimpica (1.5/40/10) di questa mattina ha vinto lo scatenato Manuel Küng, sostenuto dall’azienda KeForma dei fratelli Monighetti, che sin dalle prime bracciate ha dato un segnale forte al diretto avversario Ronnie Schildknecht, ovvero il Re dell’Ironman di Zurigo con ben 9 sigilli in una delle gare più ambite del prestigioso circuito internazionale Ironman.
Küng ha dominato la tratta a nuoto (19.51,8) e quella in bici (55.49,6) per poi gestire il solido vantaggio nella corsa e vincere la prova in 1h50.24,7. Malgrado una corsa possente e il miglior crono nella terza frazione in 31.52,5, Schildknecht, in pieno periodo di carico in previsione dell’Ironman delle Hawaii di ottobre, è giunto secondo in 1h52.59,0. Alle spalle dei due atleti professionisti si è classificato Fabian Dutli in 1h58.08,2. Il miglior atleta ticinese è stato Nils Anderlind (TT Capriasca) giunto 12. in 2h05.15,2, seguito dal fratello Sven (TT Seeland) 15.esimo e dall’ex Campione svizzero di nuoto nelle prove di mezzofondo Fausto Mauri (A-Club) con il 18. tempo.
“Beltraentusiasta” all’arrivo troviamo il consigliere di Stato Paolo Beltraminelli che ha concluso la distanza olimpica in 2h43.58,0.
In campo femminile ha vinto Julie Derron in 2:04.33,0, argento per Désirée Gmür in 2h05.24,7 e bronzo per Estelle Perriard in 2h10.15,3. Tra le atlete ticinesi, la più veloce è stata Carola Fiori Balestra (Tri Team Ticino) con il 6. tempo assoluto, Alice Fritsche di Riazzino con il 9. e Karin Lüthi (TT Capriasca) con il 29. Interessante pure il 5. Posto assoluto per Swann Oberson, la ginevrina già Campionessa del mondo di nuoto in acque libere sui 5km e partecipante ai giochi olimpici di Pechino e Londra nei 10km.
Nella prova medium distance (1.9km nuoto/90km bici e 21km corsa) ha vinto il tedesco Martin Bader nel tempo di 3h53.09,8. Sesto assoluto in 4h02.46,1 e miglior ticinese l’inossidabile Bruno Invernizzi (Tri Team Ticino), anche lui in piena preparazione per l’Ironman delle Hawaii. In campo ticinese seguono, sempre per il Tri Team Ticino, Mauro Monaco (23.) e Mattia Bianchi (28.). In campo femminile ha vinto Regula Rohrbach in 4h12.57,8 (terza la Campionessa olimpica di Sidney nel 2000, Brigitte Mc Mcmahon), mentre la migliore e unica “lady di ferro” ticinese è stata Patrizia Besomi (ASCO Lugano) con il 13. tempo assoluto.
Nelle simpatiche staffette, solitamente formate da atleti particolarmente forti in una delle tre discipline, citiamo le prime tre ticinesi con il miglior tempo in ambito assoluto: Keforma Team, Lümaga Team e I Ritardatari.
E mentre si svolgeva il Triathlon di Locarno, a Mooloolaba (Australia) si sono svolti i Campionati del mondo di Ironman 70.3 (distanza mezzo Ironman) con diversi ticinesi al via. È utopia che Locarno possa nel breve periodo ospitare un evento di questa portata, ma con alcuni accorgimenti e soprattutto con l’impegno di sponsor privati ed istituzionali è possibile pensare ad un evento internazionale nel panorama dei grandi eventi di triathlon. Visto che la natura ci ha regalato un paesaggio fiabesco, tocca alle persone avere la lungimiranza per organizzare un evento che possa avere un ritorno d’immagine internazionale senza precedenti. La sfida è ora lanciata.
* triatleta, ironman e giornalista freelance
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https://services.datasport.com/2016/tri/locarno/