CRONACA
I sapori del territorio di nuovo protagonisti. Torna la Settimana del Gusto
Molti gli eventi previsti e fra i partecipanti, oltre a una trentina di ristoranti sparsi per il territorio, anche l’EOC e le mense scolastiche del cantone

BELLINZONA –  Dal 13 al 23 settembre, i sapori della tradizione saranno di nuovo protagonisti grazie alla Settimana del Gusto. La manifestazione, che si svolge su scala nazionale, cerca proprio attraverso vari eventi di valorizzare, riscoprire e mantenere vive le tradizioni culinarie delle nostre regioni. Molte le iniziative previste, consultabili sul sito www.gout.ch e sull’applicazione per smartphone. “La tredicesima edizione gode del sostegno di Slow Food Svizzera e, invece che una “città del gusto”, pone l’accento su una rete di itinerari, grazie a Via Storia", si legge nel comunicato stampa.

E anche il Ticino prenderà parte alla Settimana del Gusto, grazie al sostegno di GastroTicino (in collaborazione con il progetto “Ticino a Tavola”) e al Comitato operativo che, oltre a coordinare i partner, raccoglie le adesioni dei ristoranti. “Quest’anno sono oltre trenta e proporranno piatti e menu curiosi, in gran parte legati al territorio, e in diversi casi anche un evento eno-gastronomico speciale.”

Fra i protagonisti, si legge sempre nella nota, “da segnalare con particolare evidenza che anche l’Ente Ospedaliero Cantonale. L’ospedale multisito del Ticino partecipa con i propri ristoranti assicurando una prestigiosa presenza che è sempre esclusiva a livello svizzero. Quest’anno il tema è “L’EOC al passo con i tempi”: gli chef propongono ai pazienti degenti, ai collaboratori e ai visitatori menu variati ed equilibrati, basati su prodotti e sapori tipici del territorio. Ricette tradizionali riviste in chiave moderna, adattate alle numerose tipologie di regimi dietetici e di tanto in tanto alle usanze alimentari di altre culture.”

Grazie al Dipartimento educazione, cultura e sport, per il nono anno consecutivo parteciperanno alla settimana anche i ristoranti scolastici delle scuole medie, superiori e professionali. I promotori spiegano che “quest’anno è di scena la cucina semplice e povera, quella delle nostre nonne, che era la base dell’alimentazione delle nostre genti. L’intenzione è di rievocare tempi passati, quando per cena era cucinato il famoso “ris e latt”, servito con composta di frutta o formaggio. Per questo motivo il tema che quest’anno è messo in risalto è la minestra, offerta giornalmente nei ristoranti scolastici.

Il tutto utilizzando prodotti ticinesi come: la Farina Bona della Valle Onsernone; il riso loto dei Terreni alla Maggia (unica risaia in Svizzera, tra le più a nord del pianeta); il “Fior di latte”, una ricotta soffice e cremosa preparata interamente con latte ticinese; la robiola matura con una maturazione di circa una settimana che sprigiona tutti i propri aromi se gustata calda; le tagliatelle di castagne, prodotte in Ticino con farina di castagne della zona; il formaggio di capra stagionato e formaggio d’alpe ticinese. Importante anche la partecipazione delle Scuole dell’infanzia che avvicinando da piccoli al cibo in modo positivo, fanno crescere bambini curiosi e consapevoli.”

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