CRONACA
Jazz e vino, “una lunga storia di fusioni e di sperimentazioni”. Nascono il Rosso e il Bianco dedicati al Jazz Festival di Ascona
L’edizione speciale è stata creata dall’azienda vinicola Chiodi in occasione del trentesimo della manifestazione e contribuirà a sostenerne la promozione: parte del ricavato della vendita delle bottiglie verrà devoluto al Jazz

ASCONA – Cosa hanno in comune il jazz e il vino? Molto, secondo l’azienda vinicola Chiodi di Ascona, che per sugellare questa vicinanza ha creato un’edizione speciale in occasione del trentesimo del Jazz Festival.

Il jazz è nato dalla terra, dal sudore degli schiavi che la lavoravano nel profondo Sud americano. Ma in comune con il vino non ha soltanto il forte legame con la terra: ha una lunga storia di fusioni e di sperimentazioni. Musicali nel caso del jazz, enologiche nel caso del vino.

Semi, acini, vitigni e barbatelle sono un po’ come le note musicali: hanno dato vita a mille suoni, variazioni, improvvisazioni e stili diversi, fatti di sapori, profumi e colori.

Partendo da questa idea di comunanza e di affinità, l’azienda Chiodi di Ascona ha creato il Rosso e il Bianco Jazz, rivestendo con un’etichetta dal design sobrio ed elegante altrettanti rinomati vini della casa: il Preludio (il bianco) e il Chiodi d’Oro (il rosso), vinificati entrambi con uve Merlot coltivate nelle Terre di Pedemonte.

Creati in occasione della trentesima edizione del Festival, che si terrà ad Ascona dal 25 giugno al 4 luglio, il Rosso e il Bianco Jazz sono già andati a ruba, con circa ottocento bottiglie vendute in anteprima a ristoranti e clienti privati. I due vini si possono acquistare direttamente dal produttore, all’enoteca Arnaboldi in via Delta, o al gadget shop di Jazz Ascona, oppure gustare nei ristoranti e nei locali che li proporranno durante il Festival. Una parte del ricavato – 1.50 franchi pe rogni bottiglia venduta – sarà poi devoluto per la promozione della manifestazione.

Questa iniziativa conferma la filosofia di rinnovamento che il gruppo Chiodi – l’azienda, fondata nel 1880, è oggi di proprietà della famiglia Arnaboldi - ha adottato negli ultimi anni, imponendosi grazie ai propri prodotti come una delle cantine più importanti e reputate del Sopraceneri.

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