È un bilancio in chiaroscuro (più scuro che chiaro) quello della Svizzera dopo la prima partita di Euro 2016 contro l'esordiente l'Albania
LENS – È un bilancio in chiaroscuro (più scuro che chiaro) quello della Svizzera dopo la prima partita a Euro 2016 contro l'esordiente l'Albania. Di buono c'è il risultato, che nella prima partita di una manifestazione come questa è fondamentale. Ma la vittoria è stata conseguita con una prestazione piena di ombre.
I rossocrociati approcciano molto bene alla gara, proponendo anche spunti di gioco interessanti. Ma dopo il goal di Schär, su grossolana papera del portiere albanese (che poi si rifarà), smette di giocare o la fa con presunzione e superficialità. L'Albania prende coraggio e avanza sfiorando il pareggio, scongiurato solo dalla bravura di Sommer. Poi l'episodio che condizionerà il resto del match con l'espulsione, giusta, del capitano albanese Cana.
Nella ripresa l'Albania si difende, come è ovvio, ma la Svizzera non mette in campo la cattiveria e la determinazione necessaria per blindare il risultato. Così facendo tiene in gara fino all'ultimo gli avversari, pur sciupando diverse occasioni, in particolare con Seferovic. E sul finale rischia molto seriamente di essere ripresa ed è salvata da un alro miracolo di Sommer.
Pagelle
Sommer 5,5: preciso e puntuale nell'ordinaria amministrazione, dà sicurezza a un reparto apparso spesso con la testa fra le nuvole. Salva due volte il risultato. Migliore in campo.
Lichtsteiner 3,5: spinge pochissimo e la manovra ne risente non trovando sbocco sulle fasce. Nel finale rischia grosso su un episodio dubbio in aerea di rigore. Un capitano nella gara d'esordio dovrebbe "sentirsi" di più, anche emotivamente. Partita anonima. Forse è un po' stanco.
Schär 5: partita di sostanza impreziosita dal goal della vittoria che vale mezza qualificazione. Chiusure quasi sempre puntuali e senza troppi fronzoli. Sicuramente il migliore della difesa (o il meno peggio). E di gran lunga.
Djourou 3: tende sempre a strafare con il pallone fra i piedi, con giocate tecniche che lasciano il tempo che trovano e non gli competono. Invece non fa, o fa male, quel che un difensore dovrebbe garantire come minimo sindacale: marcare. E così Sadiku gli scappa alle spalle 1 volta e mezza. Mai sicuro. Dovrebbe giocare con maggiore concentrazione, praticità e umiltà.
Rodriguez 3,5: copia e incolla dal giudizio su Lichtsteiner
Behrami 4,5: è uno dei pochi giocatori rossocraciati a correre con costrutto e intelligenza. Certo non si può chiedere a lui di organizzare il gioco...Prova un paio di strappi emotivi ma la squadra è troppo apatica e non si scuote. Copre sempre le spalle a Xhaka, che oggi proprio non se lo meritava
Xhaka 3,5: adora specchiarsi nel suo gioco ma oggi nello specchio c'è davvero poca roba. Lento, talvolta impreciso, spesso evanescente. Dovrebbe far sbocciare il gioco e invece lo fa appassire con sicumera. Da un giocatore pagato 40 milioni ci si aspetta molto di più. E molto meglio. Oggi meglio il fratello albanese.
Shaqiri 3,5: tanto fumo e poco arrosto. Per carità, per correre…corre. E quando gioca in velocità, specialmente nel primo tempo, riesce anche a produrre qualcosa di positivo. In generale manca di cattiveria vicino all'area di rigore e soprattutto di concretezza
Dzemaili 4,5: finché ne ha è il più positivo sulla trequarti. Prende un palo su punizione e va vicino al goal in un'altra occasione. Ha quella cattiveria agonistica che sembra proprio mancare ai suoi compagni di reparto
Mehmedi 3,5: un po' come Shaquiri batte la trequarti ma con poca consistenza. Anche negli inserimenti sbaglia spesso i tempi di gioco
Seferovic 3: un centravanti deve far goal se ha le occasioni per farlo. E lui invece tira sistematicamente addosso al portiere. Difficile fare peggio di così
Petkovic 3,5: se può tirare un sospiro di sollievo per il risultato, sa benissimo che c'è di che preoccuparsi analizzando la prestazione e osservando la scarsa attitudine al gioco di squadra e la presunzione di alcuni suoi calciatori. La Nazionale ha mostrato sprazzi di discreta organizzazione e alcune buone trame, quando ha saputo muovere il pallone velocemente. Ma se non riuscirà a infondere umiltà, concretezza, costanza e cattiveria agonistica alla sua squadra, non andrà molto lontano.
AELLE