La grande impresa di Manuele Morelli. L'ex presidente del Bellinzona sfida i suoi limiti nel massacrante Race Across Italy, 800 chilometri non stop in bici, con 10'000 metri di dislivello, dall'Adriatico al Tirreno. E scrive: "Quando le gambe e le energie
L’imprenditore ticinese è partito nella tarda mattinata di ieri, sabato, da Pescara. La sua compagna, che lo sta seguendo in auto, racconta la corsa di Morelli con costanti aggiornamenti su Facebook
PESCARA – L’ex presidente del Bellinzona calcio, Manuele Morelli, è impegnato in queste ore in una gara ciclistica di resistenza estrema: il Race Across Italy, corsa valida per il campionato italiano e per la World Cup di ultracycling, che consiste nell’attraversare l’Italia da mare a mare (Adriatico-Tirreno e ritorno) percorrendo circa 800 chilometri senza sosta, con 10'000 metri di dislivello.
L’imprenditore ticinese è partito nella tarda mattinata di ieri, sabato, da Pescara. La sua compagna, che lo sta seguendo in auto, racconta la corsa di Morelli con costanti aggiornamenti su Facebook.
“Alla prima time station dopo 200 km e 3000 m di dislivello, ha tirato dritto senza quasi neanche fermarsi, non forza per paura che ritorni la tendinite al ginocchio e perché 800 km con 10'000 m dislivello sono veramente tanti tanti…”.
Morelli ha trascorso la notte in sella, pedalando senza sosta. Un paio di giorni fa aveva raccontato così le sue sensazioni di fronte al cimento che lo attendeva:
“Avrò il numero 15; partirò sabato alle 11.42. Sarò al via nonostante una tendinite al ginocchio sinistro che da 15 giorni complica maledettamente la situazione e nonostante l'influenza degli ultimi giorni non ancora completamente passata. Maledetta sfiga...
Parteciperanno alcuni fra i più forti Ultracyclist del mondo e già essere al via mi suona strano, anche se non sarà contro gli avversari che bisognerà pedalare ma contro se stessi, inseguendo i propri sogni ed i propri limiti, ma sempre con il sorriso sulle labbra. Ad un certo punto, quando le gambe e le energie se ne saranno andate, bisognerà andare avanti solo con il cuore. Oltre le 24 ore, oltre i 500 km non stop, è per me un territorio inesplorato... non nutro paura ma solo grande rispetto...
L'anno scorso mi ritirai dopo 480 km stremato dal freddo, dalla pioggia e dalla fatica... mi bruciò parecchio, non l'ho mai nascosto. In pochi la conclusero quella corsa (un terzo o poco più dei partenti) ed io quest'anno proverò con tutte le mie forza ad essere fra quelli. Good luck Morelli, questa volta non so cosa altro dirti, ma so che di fortuna ne avrai tanto tanto bisogno...”.