"Marco Olmo, sveglia che siamo in ritardo!". Il grande campione della corsa parteciperà all'Ascona-Locarno Run. E si presta a girare un video 'sotto le lenzuola'....
A 69 anni, Olmo, ‘profilo d’aquila’ come lo chiamano i francesi continua a stupire. Come quando 58enne è diventato Campione del Mondo vincendo l’Ultra Trail du Mont Blanc, 21 ore di corsa ininterrotta ed estrema attraverso Francia, Svizzera e Italia... GUARDA IL VIDEO
LOCARNO - Gli amanti della corsa, e più in generale gli amanti dello sport, conoscono le prodezze di Marco Olmo, un atleta che, per chi ama la corsa, è un mito, un uomo che ha compiuto imprese straordinarie. La sua carriera non si ferma nonostante sulla sua carta di identità ci sia scritto: nato ad Alba l’8 di ottobre del 1948. E Marco Olmo parteciperà alla Maratona Ascona-Locarno, in programma sabato 14 e domenica 15 ottore, correndo la ‘mezza’.
Non solo, nei giorni scorsi ha accettato di essere protagonista di uno video ironico, nella sua camera all’Hotel Losone, per promuovere l’evento: la mattina della gara non si sveglia, e… (guarda la clip).
A 69 anni, Olmo, ‘profilo d’aquila’ come lo chiamano i francesi continua a stupire. Come quando 58enne è diventato Campione del Mondo vincendo l’Ultra Trail du Mont Blanc, 21 ore di corsa ininterrotta ed estrema attraverso Francia, Svizzera e Italia.
All’epoca si parlò di miracolo, ma lui, che alla corsa ci era arrivato quasi per gioco, e anche tardi, ha dimostrato negli anni che se di miracolo si trattava, lui doveva avere agganci buoni in paradiso. In realtà non si trattava di nessun aiuto celeste, ma solo di testa e gambe nate per correre. “Un incrocio tra un camoscio ed un dromedario”, solo così i giornalisti riuscivano a spiegarsi le sue avventure: in pianura, in montagna, nelle situazioni più complesse, al caldo estremo o nel freddo polare, in riva al mare o là dove l’ossigeno scarseggia.
Impossibile pensare a qualcosa di più di quanto si possa già oggi leggere nel suo palmares. 17 Marathon des Sables, la massacrante corsa in totale autosufficienza alimentare di 230 chilometri nel deserto africano. Diciassette partecipazioni; l’ultima nel 2015, a 67 anni, quando si è piazzato sedicesimo, ma non nella classifica veterani, in quella generale! Ha corso nel deserto giordano ed in quello libico, ha corso la maratona dei 10 comandamenti nel Sinai sino ad affrontare quelle 135 miglia californiane tra la Valle della Morte e le porte del Monte Whitney. Quella temutissima Badwater Ultramarathon dove la temperatura oltrepassa i 50 gradi.
Marco ha corso tanto, non sa nemmeno lui quanto (scherzando dice di non avere come le macchine il contachilometri) e non ha intenzione di smettere. Anzi, non ha intenzione di smettere di stupirci. Lo scorso anno infatti si è messo al collo la medaglia d’oro all’Ultra Bolivia Race, 170 chilometri corsi a 4000 metri di altitudine.
Marco Olmo ha fatto il boscaiolo, il camionista e per 21 anni ha timbrato il cartellino in un cementificio piemontese. Alla corsa estrema ci è arrivato dopo i 40 anni, quando la gente normale smette di fare “quelle follie”. Lui no, e soprattutto non le considera follie, ma piaceri. Mai e poi mai metterebbe a rischio la sua salute ed i suoi principi per un buon piazzamento. Olmo è corteggiato dagli sponsor ed ha fans in tutto il mondo, ma è rimasto umile e con le scarpette ben piantate per terra.
Quando corre c’è gente che, come con Forrest Gump, lo scorta per qualche chilometro solo per poter stare in sua compagnia e per dire “ho corso con Olmo”. Quando non corre rifugge la ribalta, parla poco e ascolta molto. Quando parla però non smetteresti di ascoltarlo, anche se non hai mai calzato una scarpa da corsa. Marco Olmo correrà dunque la prossima Ascona Locarno Run, i cui organizzatori, lo scorso anno, gli hanno “rubato” una frase: “Nella corsa gli ultimi non sono certo meno degni dei primi. Anzi, per certi aspetti lo sono anche di più. Arrivano fino in fondo correndo molte ore in più di quelli che sono in testa. Arrivano fino in fondo anche se sanno fin dall’inizio che non avranno mai una medaglia al collo”.
Ascona - Locarno Run 2017, dicono gli organizzatori, vuole continuare ad essere una gara importante (l’unica competizione che in Ticino vede tra le sue discipline la maratona) ma anche rimanere una vetrina di promozione della bellezza della regione.
“La presenza di corridori, esperti e dilettanti, da tutti i cantoni svizzeri e da una ventina di nazioni diverse, rafforza la nostra convinzione che il Locarnese sia ancora più bello se scoperto a passo di corsa. Ascona - Locarno Run è una festa popolare dello sport che ovviamente non dimentica di essere anche un evento sportivo riconosciuto e omologato dalla Federazione Svizzera di Atletica (Swiss Athletics). Abbiamo tutti i crismi delle competizioni nazionali e internazionali. “Popolare” e “competitivo”, nel caso della Ascona - Locarno Run, non sono termini inconciliabili, anzi. Il carattere popolare si mantiene anche rendendo accessibile a tutti l’iscrizione alle gare”.
I prezzi praticati sono tra l’altro molto più bassi di quelli di manifestazioni simili, in Svizzera, ma anche all’estero. Le novità 2017 innanzitutto negli orari delle gare. Apriranno le danze i bambini con la Kids Run sabato 14 ottobre a partire dalle 17 i Piazza Grande. Una sorta di colorato aperitivo in vista delle gare che si disputeranno la domenica. Si comincia con la Maratona (Partenza alle 9:00) per continuare con la mezza maratona (start alle 9.30) e con la 10 km prevista alle 12.30.