La nuova chef, stella Michelin nel suo ristorante L’Argine a Vencò, ha preso il posto di Carlo Cracco in questa nuova edizione del programma televisivo: "Mi hanno dato della puttana, hanno minacciato di usare il sesso contro di me...Questo capita perché sono una donna. E sono purtroppo solo l’ultima donna a cui è successa una cosa del genere. Una vergogna”
La nuova chef, stella Michelin nel suo ristorante L’Argine a Vencò, ha preso il posto di Carlo Cracco in questa nuova edizione del programma. E i leoni da tastiera si sono scatenati contro di lei riservandogli ogni sorta di insulto.
“Lo sapevo - ha spiegato Antonia Klugmann al Corriere della Sera - Sapevo che la tv dà accesso diretto al giudizio sulla tua persona, sulla tua estetica... E lo temevo. Ma non mi aspettavo questa violenza mediatica. Un linciaggio che in un paese civile non dovrebbe avvenire. E che invece avviene, soprattutto se sei donna. Anzi, proprio in quanto donna....Mi sono sentita violentata”.
“Mi ha fatto male - ha proseguito la chef - Subire minacce di violenza sui social è una cosa orrenda. Un reato. Non è normale che una donna possa essere aggredita dagli stalker del web solo per aver partecipato a una trasmissione TV. Per carità, ci sta amare Cracco e magari non voler accettare me. Ma la violenza no. Mi chiedo: è lecita una cosa del genere nel nostro Paese? Sapevo che eravamo messi male con le donne, qui da noi, ma non così tanto. Cosa insegniamo alle nostre bambine? Che se sei remissiva e stai al tuo posto allora nessuno ti mena? Mi hanno dato della puttana, hanno minacciato di usare il sesso contro di me...Questo capita perché sono una donna. E sono purtroppo solo l’ultima donna a cui è successa una cosa del genere. Una vergogna”.
“Se il mio caso può servire da esempio - ha concluso Klugmann - beh, ne sono felice. Per me Masterchef è un momento di grande crescita professionale. Ma sono inquietata da questa reazione. Se ne è accorto Tonino (Cannavacciuolo, ndr), che quel giorno mi è stato vicinissimo e mi ha chiamato almeno sei volte, mentre cucinava, per sapere come stavo. E a fine giornata mi ha detto: Antò, chiudi quel cellulare. Ma mi hanno telefonato anche Bruno e Joe. Erano tutti costernati. Io non voglio abituarmi a una cosa del genere, però. E se essendo famosa posso fare qualcosa per fermarla, beh, voglio farlo. Rivendico il diritto di essere me stessa, senza dover chiedere scusa”.