Parla l'ex membro dei vertici CORSI, che della cooperativa dice: "È ormai inutile. Un alibi. Per questo me ne sono andato"
COMANO – “Quello che è successo è allucinante”. Giorgio Giudici, che è stato per anni e fino a poche settimane fa membro del Comitato direttivo della CORSI, non usa mezzi termini per definire il metodo usato per gestire i licenziamenti alla RSI.
“Se un servizio pubblico dà questo esempio – dice a liberatv - non stupiamoci o indigniamoci poi quando succede nel privato. Ma la RSI è ancora servizio pubblico? Questa è la vera domanda. Ai posteri l’ardua sentenza”.
In ogni caso, dice Giudici, annoto che quando ci sono licenziamenti collettivi nelle aziende, da Comano e Besso partono le troupe a lancia in resta… “È giusto ridurre l’organico e riorganizzare la RSI, ma non con quei metodi. E poi dico: da una parte si taglia e dall’altra si fanno mega-assunzioni… Mi chiedo se le risorse interne non fossero sufficienti a coprire i ruoli vacanti”.
E sul ruolo della CORSI: “Ho già detto che la CORSI è ormai inutile, è solo un’istituzione-alibi… per questo non mi sono più ricandidato. La CORSI non ha più nessuna possibilità di guidare le sorti della RSI e di partecipare alle decisioni strategiche. Ma ormai io sono un semplice spettatore”.
emmebi