La radiotelevisione pubblica replica allo studio dell'UFCOM: "È stato fatto sulla base di una "settimana artificiale", prendendo un lunedì di gennaio, un martedì di febbraio e così via per sette giornate. Sarebbe come calcolare quanto è piovuto nel 2016 guardando che tempo ha fatto in 7 giorni scelti a caso".
La radiotelevisione pubblica ha deciso infatti di rispondere allo studio dell’ufficio federale delle telecomunicazioni (UFCOM), in cui veniva criticato questo aspetto puntuale sull’informazione radiofonica (leggi articolo correlato).
“Per fare lo studio- si legge nella risposta dell’azienda di Comano - si è costruita una "settimana artificiale", prendendo un lunedì di gennaio, un martedì di febbraio e così via per sette giornate. Sarebbe come calcolare quanto è piovuto nel 2016 guardando che tempo ha fatto in 7 giorni scelti a caso. Secondo lo studio la Lega dei Ticinesi sarebbe stata presente nei programmi informativi di Rete Uno solo nella misura dello 0.2%. Il dato ha attirato l'attenzione di siti e giornali, ma è un dato realistico? No, vediamo perché”.
“Lo studio - annota la RSI - spiega di aver raggruppato gli attori politici (ospiti o intervistati) in categorie:
Consiglio Federale (20%),
Autorità cantonali (10%)
Parlamento Federale (7%)
Autorità comunali (16%)
Questi politici non sono distinti per partito. Il resto invece sì.
Il risultato dello studio dice:
UDC 8.2%
PLR 7.3%
PPD 3.9%
PS 0.8%
Lega dei Ticinesi 0.2%
Verdi 5.8%
C'è anche un 9.5% dedicato alla voce dei "cittadini", il resto è suddiviso tra "altri partiti", "altri parlamenti" e una non meglio definita "altra politica".
“Davvero l'informazione radio è stata dominata da UDC e liberali? - prosegue la presa di posizione della radiotelevisione pubblica - No, semplicemente i politici con ruoli istituzionali sono confusi nella massa della propria categoria (parlamentari, o consiglieri federali, per esempio). Così un'intervista a Norman Gobbi appare nella categoria "autorità cantonali", una a Lorenzo Quadri in quella "parlamentari federali", una a Marco Borradori in quella "autorità comunali”. Noi raccogliamo dati reali, non estrapolazioni o stime, e i dati reali, raccolti giorno per giorno dicono, ad esempio, che tra gennaio e giugno 2017 (181 giorni) le trasmissioni Cronache della Svizzera Italiana, Radiogiornale e Modem hanno ospitato o intervistato 26 esponenti della Lega dei Ticnesi (da Alberti Eolo a Zali Claudio) per un totale di 261 presenze. Difficile immaginare che rappresenti lo 0.2% del totale. A meno di pensare che abbiamo fatto 130'000 interviste in sei mesi!”.
“Il tema - termina la nota - è importante, perché noi teniamo moltissimo alla pluralità delle voci. Per togliere ogni dubbio, faremo verificare da un'agenzia esterna e indipendente l'equilibrio nella presenza di attori politici nelle nostre trasmissioni”.