"Le battute eccessive e poco opportune fra il conduttore e la voce fuori campo, l’invadenza a tratti della conduzione “a due” per rapporto all’ospite, i ripetuti applausi forzati, il ritmo, i toni e il linguaggio del programma...."
LUGANO – Il Consiglio del pubblico della CORSI stronca “Politicamente scorretto”. L’organismo presieduto da Raffaella Adobati Bondolfi ha diramato una dura nota stampa prendendo posizione sulla polemica scatenata dall’ultima puntata della trasmissione condotta da Nicolò Casolini.
“Come già prontamente comunicato alla Direzione della RSI – si legge nella nota -, il Consiglio del pubblico della CORSI ritiene non solo inopportuno, ma inaccettabile per il servizio pubblico quanto proposto dal programma RSI “Politicamente scorretto”. Ci si riferisce al deplorevole siparietto che ha occupato ben 1/3 della puntata, quando sono state chiamate in scena due donne e la voce fuori campo ha chiesto al conduttore e all’ospite di sfidarsi indicando sul corpo delle donne, tramite una bacchetta, la parte del corpo citata.
Ma non è tutto. Le battute eccessive e poco opportune fra il conduttore e la voce fuori campo, l’invadenza a tratti della conduzione “a due” per rapporto all’ospite, i ripetuti applausi forzati, il ritmo, i toni e il linguaggio del programma, i contenuti delle interviste come pure la scelta e la gestione degli ospiti, in questo caso e in generale, hanno riconfermato le fragilità strutturali del format già evidenziate dal Consiglio del pubblico.
Una scelta redazionale come quella compiuta per la puntata di sabato scorso non può essere semplicemente ricondotta a una mera superficialità, a un incidente di percorso o a uno scivolone occasionale. Il Consiglio del pubblico ha già manifestato a più riprese fin dalla prima edizione del programma nella primavera 2018, formalizzandole anche nel rapporto di monitoraggio discusso con la RSI e reso pubblico attraverso il sito CORSI, forti perplessità su “Politicamente scorretto” auspicando un riorientamento del programma per un intrattenimento di maggiore spessore e qualità, auspici che purtroppo la RSI non ha raccolto”.