OLTRE L'ECONOMIA
La voce elettrica in Ticino: formazione, carenza di manodopera qualificata e sfide future
Il presidente Didier Guglielmetti ha ribadito l'importanza della modifica della legge tributaria in votazione il prossimo 9 giugno

BELLINZONA – Giovedì 16 maggio 2024, nella magnifica cornice del Castelgrande di Bellinzona, si è tenuta l’annuale Assemblea Generale Ordinaria di EIT.ticino, l’Associazione mantello del settore elettrico, sezione cantonale di EIT.swiss.

Il settore elettrico in Ticino

Un’associazione nata 114 anni fa con l’obiettivo di salvaguardare e promuovere gli interessi generali dell’artigianato e dell’edilizia nell’ambito delle installazioni elettriche. Un impegno che in Ticino è portato avanti da ben 102 aziende affiliate, in rappresentanza di 1.336 persone attive nel settore. Il 95% di queste è rappresentato da PMI, spesso a conduzione famigliare, a conferma di un’associazione affiatata ed estesa capillarmente su tutto il Cantone, sia nelle città che nelle regioni periferiche.

Lo scenario attuale in cui si opera

Il Presidente Didier Guglielmetti ha aperto i lavori con una relazione orientata alle tematiche di più stretta attualità: politica, economia, formazione professionale e obiettivi futuri sono stati infatti i temi che hanno tenuto banco già dalle prime battute dei lavori assembleari. Anche il settore elettrico opera ormai da anni in un contesto legato a doppio filo agli eventi internazionali e di attualità come tutte le altre categorie professionali. Oltre a ciò, ci si trova confrontati a due sfide riguardanti il mercato del lavoro: il ricambio generazionale e la carenza di manodopera, motivo per cui EIT.ticino si sta attivamente impegnando nel promuovere le professioni che la interessano verso i giovani.

Per garantire futuro all’economia e ai futuri lavoratori del nostro Cantone è dunque fondamentale che vi siano delle condizioni quadro favorevoli, per questa ragione è stata ribadita l’importanza della modifica della legge tributaria in votazione il prossimo 9 giugno, che contiene tra i vari aspetti positivi anche quello di un miglioramento delle possibilità di successioni aziendali, che favoriranno certamente la continuità di diverse ditte e di centinaia di posti di lavoro.

Uno sguardo alla formazione del futuro

Per affrontare le sfide attuali è fondamentale la formazione, sia di base che continua. Si tratta di temi non evidenti da trattare, se pensiamo al contesto attuale di carenza di manodopera. EIT.ticino ha dunque deciso di investire ulteriormente nell’attrattività delle professioni del settore e nella loro promozione verso le giovani leve.

La formazione nel ramo elettrico è uno dei pilastri portanti delle attività di EIT.ticino: la stessa si svolge presso il proprio centro di formazione a Gordola, dove vi sono attualmente circa 500 giovani in formazione, oltre a numerosi corsi di perfezionamento professionale erogati dalla FPSE, scuola che si occupa della formazione continua per i professionisti già attivi nel settore e di cui EIT.ticino è fra i soci fondatori. In un contesto di carenza di manodopera e viste le sfide tecnologiche cui il settore sarà confrontato la formazione continua sarà una delle attività più importanti di cui occuparsi nel settore i prossimi anni.

In conclusione

Al termine dei lavori assembleare i presenti hanno avuto l’opportunità di ascoltare l’intervento dell’ospite della serata, Giovanni Leonardi, Presidente del CDA di AET, che ha tenuto un’interessante ed esaustiva relazione su tematiche energetiche e sfide future che ci attendono in futuro proprio correlate a questi argomenti. Dall’assemblea di Bellinzona, EIT.ticino si conferma dunque quale realtà attenta e pronta a supportare i propri associati nelle sfide che li vedranno confrontati nei prossimi anni.

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