CRONACA
Sessantatre produttori presentano i loro vini a Lugano. Si stappano le bottiglie del 2012. Tettamanti: "Un'ottima annata"
Entra nel vivo al Palacongressi l'evento "Il Viso del Vino", che oggi pomeriggio e fino a questa sera apre le porte al pubblico. Parla il direttore di TicinoWine

LUGANO - “E dove non è vino non è amore”, diceva Euripide. Di citazioni sul vino, se ne trovano a volontà, antiche, più recenti, intelligenti, spiritose, filosofiche. Segno che passano gli anni, ma l’interesse per quel nettare, bianco, rosso o rosato che sia, non accenna a diminuire. 
Il Ticino non fa eccezione, e presenta oggi, lunedì primo settembre, al Palazzo dei Congressi di Lugano,  l’annata 2012.

“Si tratta di  una bellissima annata, che si aggiunge ad altre perle enologiche che si sono susseguite nel corso degli ultimi anni”, spiega Francesco Tettamanti, direttore di Ticinowine. “È presto per fare previsioni sull’annata 2014, il prossimo mese e mezzo sarà decisivo. Certo che se avessimo una fine di agosto e un settembre piovosi sarebbe un problema”.

La viticoltura ticinese, sottolinea Tettamanti, si rivolge ad una fascia medio alta. “Il nostro vino è rivolto ad un mercato di nicchia, per un pubblico appassionato. È insomma un vino per occasioni speciali, pur avendo un ottimo rapporto qualità-prezzo. D’altronde produciamo circa 7 milioni di bottiglie, e non sono quantitativi sufficienti per competere con i vini per tutti i giorni a basso costo che arrivano da ogni parte del mondo, spesso con qualità mediocre. Siamo dunque quasi obbligati a puntare sulla qualità. A parte qualche eccezione sui mercati principali del Nord Europa, il nostro è un prodotto locale, supportato da un soddisfacente passaparola.”

A Lugano si sono dati appuntamento 63 produttori (per un totale di circa 200 etichette) per presentare i loro vini nell'ambito deill'evento "Il Viso del Vino".

“Ciascuno porta un massimo di quattro etichette, con la possibilità di includere un bianco del 2013, per il resto sono soprattutto rossi, con una preponderanza per il merlot, che è prodotto da Pedrinate a Giornico, con le differenze che scaturiscono dal microclima, dal terroir, ma anche e soprattutto dalla mano dell’enologo. Posso affermare che chi parteciperà all'evento, aperto a tutti, fino alle 19, si troverà di fronte un caleidoscopio di colori, gusti e sapori.”

Sarà una giornata di assaggi e convivialità, d’accordo con Edoardo VII che affermava che “il vino non si beve soltanto, si annusa, si osserva,si gusta, si sorseggia e… se ne parla.”

“In mattinata compratori, giornalisti e esperti hanno potuto incontrare i 63 produttori, più  tardi chiunque potrà assaggiare, chiedere, discutere. Le assicuro che c’è grande curiosità attorno al vino, dal come viene prodotto e conservato a come va servito.”

La grande scommessa? Convertire qualche irriducibile astemio. Anche perché, stando a Baudelaire, “chi beve solo acqua ha un segreto da nascondere”.

PB

 

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