CRONACA
Sagra del Borgo, il discorso del Presidente. Max Tettamanti: “Ciò che conta nella vita è il risultato delle cose che si fanno. Il resto sono chiacchiere. E adesso che la Festa cominci". Giovanni Jelmini: "Vorrei che fosse per tutti una scoperta del bello.
Mendrisio, ecco la nuova Sagra del Borgo: "Non dico che abbiamo dato vita al miglior progetto possibile. Dico solo che abbiamo cercato di avvicinarci a un ideale che condividiamo: il desiderio di contribuire alla valorizzazione della tradizione, delle corti, e dei prodotti locali"
nella foto: Sebastian Arcidiacono, per il FC Mendrisio, Giovanni Jelmini, Massimo Tettamenti e Pier Luigi Vizzardi
MENDRISIO - “Ciò che conta nella vita, ad ogni livello, è il risultato delle cose che si fanno. Il resto sono chiacchiere. E i giudizi e le critiche dovrebbero fondarsi sui risultati, non sulle intenzioni”.

Con queste parole Massimo ‘Max’ Tettamanti ha aperto oggi in una delle più belle corti di Mendrisio la conferenza stampa di presentazione della Sagra del Borgo. E ha formalizzato la sua investitura a presidente della manifestazione, in rappresentanza della Vineria dei Mir, che, insieme alla Civica Filarmonica - rappresentata da Pier Luigi Vizzardi e dal presidente, Giovanni Jelmini - e al Football Club Mendrisio, ha ricevuto dal Municipio il mandato di organizzare l’edizione 2017 della Sagra. Sagra che si svolgerà, come da tradizione, nell’ultimo fine settimana di settembre, da venerdì 22 a domenica 24.

E Giovanni Jelmini ha detto: “Vorrei che questa Sagra fosse la scoperto del bello, delle nostre tradizioni, della nostra cultura”.

“Abbiamo lavorato a lungo, con entusiasmo e con costanza, su questo progetto, riunendoci ogni settimana, confrontandoci sulle scelte da fare e sulle decisioni da prendere – ha detto Tettamanti -. Non dico che abbiamo dato vita al miglior progetto possibile. Dico solo che abbiamo cercato di avvicinarci a un ideale che condividiamo: il desiderio di contribuire alla valorizzazione della tradizione, delle corti, e dei prodotti locali. E il desiderio di rinnovare, imprimendogli una svolta che lo riconduca alle sue radici, un evento che vogliamo sia riconoscibile come la festa dell’uva, la festa della vendemmia, e la festa del comune ticinese che ha la maggior estensione di vigneti, polo trainante della regione che conta la più alta concentrazione di cantine e di produttori. Per coniugare questi tre concetti abbiamo quindi deciso di chiamarlo "Sagra del Borgo".

Poi ha fatto un accenno alle polemicucce delle scorse settimane: “Sapevamo che questa scelta non avrebbe fatto l’unanimità tra la gente. Come sapevamo che avrebbe fatto discutere la decisione di anticipare di un’ora, dall’una a mezzanotte, l’orario di chiusura della sagra. Su quest’ultimo punto, ricordo che il nostro obiettivo è far vivere la manifestazione anche durante il giorno, e di evitare per quanto possibile che si trasformi, nella sua coda notturna, in un momento di pubblico ‘sbrago’. La nostra scelta favorirà inoltre i gerenti di bar e ristoranti che potranno comunque tenere aperti i loro locali oltre la mezzanotte, beneficiando dell’indotto della manifestazione”.

Un discorso condiviso da Nadia Lupi, direttrice dell’Organizzazione turistica del Mendrisiotto, pure presente alla conferenza stampa.

“Al centro del nostro progetto – ha aggiunto Tettamanti - c’è, in estrema sintesi, la volontà di valorizzare il centro storico di Mendrisio, di considerare le corti come il cuore pulsante della festa e di promuovere il valore dei prodotti locali e regionali. Senza dimenticare il programma di animazione che abbiamo pensato per le famiglie”.

Il presidente ha concluso il suo intervento dicendo: “Tutti noi del Comitato siamo consapevoli del fatto che il processo di ristrutturazione e di riposizionamento avviato con questa prima edizione, necessiterà di qualche anno per dare pienamente i suoi frutti, ma siamo sicuri di aver imboccato la strada giusta. In conclusione vorrei ringraziare il Municipio e i due sponsor principali della Sagra, Banca Stato e Chicco D’Oro, per la fiducia ed il sostegno che ci hanno accordato”.

Alla conferenza stampa c’era anche il comandante della Polizia comunale, Patrick Roth, che ha parlato della rete di sicurezza, anche a nome del Servizio ambulanze e dei pompieri. Il vice sindaco di Mendrisio, Samuel Maffi, ha confermato gli obiettivi della città, che ha deciso di affidare al nuovo comitato l’organizzazione di una manifestazione che vorrebbe diventasse un appuntamento immancabile per le famiglie e per tutti coloro che amano il territorio ed i suoi prodotti. “La Sagra del Borgo, come altre manifestazioni quali le Processioni Storiche e la Fiera di San Martino, devono essere un valido sostegno di qualità all’immagine di una città fortemente ancorata alle tradizioni, in quanto ritenuti veri patrimoni da tramandare alle generazioni future e di cui occuparsi con la dovuta attenzione”.

Il comitato ha definito il nuovo perimetro della manifestazione che si concentra totalmente nella zona pedonale dell’antico borgo, fino a risalire nella parte più antica, quella che si trova all’interno del perimetro delle antiche mura. Tra le novità da segnalare anche la presenza di alcuni produttori di birra ticinese.

Gli orari sono stati rivisti e limitati per quanto concerne la mescita di alcoolici nelle corti e i punti di ristoro che saranno allestiti in occasione della tre giorni di festa. Ultima mescita per corti e punti ristoro alle 24.00, mentre che gli esercizi pubblici potranno restare aperti fino alle 02.00. Il numero delle corti è stato aumentato di due rispetto al passato, mentre il costo del biglietto d’entrata alla Sagra del Borgo è rimasto invariato, a 8 franchi per gli adulti e gratuito per bambini fino ai 12 anni. Sul piano dei trasporti pubblici, il comitato ha siglato un nuovo accordo con le Ferrovie che propongono due treni extra e la possibilità d’acquisto del biglietto d’entrata alla Sagra nei punti di vendita automatici delle stazioni ticinesi. Dall’area parcheggio e dalla stazione di San Martino è inoltre previsto un servizio shuttle gratuito che permette di raggiungere velocemente il centro.

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