Una passione che dura da 22 anni. Bruno D'Addazio racconta la fine dell'inverno al Lungolago di Locarno. Prepara la Festa della donna e concorda con il 'suo' presidente, Massimo Suter: “Ha ragione. In un ristorante il cliente va coccolato"
Stasera e domani lo storico locale locarnese propone una cena a base di crostacei. Ma molti altri eventi sono in arrivo. A iniziare dall'8 marzo...
LOCARNO - Amanti dei crostacei e della buona cucina preparate forchetta e coltello. Al Ristorante Bar Lungolago di Locarno ci sono le ‘Serate Crostacei’, questa sera, giovedì, e domani, venerdì 2 marzo. Ma tante altre novità e conferme sono in arrivo.
“Con l’inizio del mese di marzo – dice a Liberatv Bruno D’Addazio, storico patron dell’altrettanto storico locale locarnese – possiamo dire che termina il nostro inverno, spalancando le porte alla stagione primaverile. Al di là del gelo di questi giorni”.
“Un ricco menù interamente dedicato ai crostacei allieterà le prossime serate, ma noi stiamo già pensando al futuro e abbiamo in serbo alcune proposte interessanti, a partire dalla tanto criticata quanto apprezzata Festa della donna”, spiega il ristoratore. E lo sapete che le proposte del ‘Lungo’ sono sempre ‘stuzzicanti’ e non hanno mancato di suscitare qualche polemicuccia negli anni scorsi…
Il locale gestito da Bruno non sposa i tradizionali spogliarelli per celebrare il gentil sesso, ma, dice il patron, “proponiamo un menù dai nomi giocosi e divertenti. Riceviamo tante critiche perché non tutti hanno il buon senso per capire che si tratta di una forma ironica di fare ristorazione. Sono le stesse donne, del resto, a giocarci su. A livello strettamente gastronomico, invece, quelle proposte sono la nostra punta di diamante. Nel senso che ci impegnamo a proporre davvero dei piatti appetitosi”.
I prossimi appuntamenti sono già stati definiti, ma non ancora resi noti. D’Addazio comunque rassicura: “Come la nostra affezionata clientela sa, non perdiamo mezza occasione per festeggiare. Quindi, avremo diverse serate dedicate a tutti, e per ogni età. Poi non vediamo l’ora dell’attesa OktoberFest, anche se mancano molti mesi. Ora la fanno tutti, ma credo che noi siamo stati i primi a importarla in Ticino. In linea di massima diciamo che proporremo tre o quattro appuntamenti culinari al mese”.
Da 22 anni a Locarno, il Lungolago non sente la crisi della ristorazione, essendo sempre preso d’assalto dai clienti. Il motivo? “Credo che dopo tanto tempo siamo riusciti a crearci una nostra identità, fidelizzando la clientela. Forse il fatto che da noi si può sorseggiare dell’ottimo vino, e la cantina è lì da vedere, così come gustare un semplice gelato per poi decidere di prolungare con la cena, ha contribuito a non farci avvertire la crisi”.
In conclusione, ‘Il Baffo’ esprime la propria opinione a riguardo
il quale sostiene che in alcuni ristoranti del Ticino non si sappia abbastanza ‘coccolare’ il cliente.
“Credo che Suter abbia ragione. Il cliente, e vale per tutte le aziende, va fatto sentire a ‘casa’ e va coccolato, in un ristorante. Noi lavoriamo e abbiamo lavorato in tal senso, cerchiamo di valorizzare i nostri prodotti. Insomma, lo seguiamo e ci facciamo seguire”.