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È salito a tre morti e 58 feriti il bilancio degli scontri avvenuti questa mattina a Bangkok tra polizia e manifestanti anti-governativi. Lo ha comunicato l'Erawan Emergency Medical Centre della capitale, specificando che due delle vittime sono civili, mentre l'altra è un poliziotto.
La polizia è intervenuta nella zona dei ministeri, dove i manifestanti sono accampati da inizio novembre, e in particolare attorno alla sede del governo, "liberata" dalle forze dell'ordine la settimana scorsa ma poi riconquistata da alcune migliaia di anti-governativi una volta che la polizia ha mancato di presidiare l'area.
Secondo una prima ricostruzione, la polizia ha dapprima impiegato proiettili di gomma, per passare poi anche a proiettili veri una volta che dalle barricate degli anti-governativi erano partiti colpi di arma da fuoco. Verso gli agenti è stata lanciata anche una granata, che ha provocato una decina di feriti. Ora la situazione è tornata calma.
Da fine novembre, la crisi politica ha causato 12 morti e oltre 600 feriti. I manifestanti da più di tre mesi chiedono le dimissioni del governo. Un centinaio di persone sono state arrestate nei pressi del Ministero dell'Energia per aver violato lo stato di emergenza in vigore a Bangkok. È la prima volta dall'inizio delle proteste che le autorità procedono ad arresti dei manifestanti che occupano amministrazioni e ministeri.