Il tema della spesa per gli anziani e le fasce a rischio continua a far discutere, anche dopo l'orario ad hoc inserito dal Cantone. Boneff: "Mi ricordano i cardiopatici che chiedono al cardiologo il permesso di fumare"
BELLINZONA - Il tema del divieto di fare la spesa per gli over 65 è stato un tema molto dibattuto nei giorni scorsi, tra chi accusa il Ticino di aver inserito qualcosa di illegale e le autorità che spiegavano che non si trattava di un vero divieto sanzionabile con multa bensì un invito per proteggere le fasce deboli.
Girgio Ghiringhelli ha minacciato anche un ricorso al TRAM, ieri con la nuova ordinanza che entrerà in vigore martedì si è concesso agli over 65 e alle fasce a rischio un orario (fino alle 10) dove possono fare la spesa.
Ma non tutti sono d'accordo, come sempre. Ecco il commento di un over 65, Armando Boneff, ex popolare democratico e vignettista: "I miei coetanei e più, che si rallegrano dell’autorizzazione a fare la spesa, sebbene in fasce orarie prescritte, mi ricorderebbero i pazienti cardiopatici che chiedevano al cardiologo il permesso di fumare “almeno cinque sigarette”. Sembravano non capire che il fumo nuoceva a loro e che l’autorizzazione se la davano da sé poiché aumentavano il rischio di andare incontro a problemi seri e che di quanto solo il Padreterno l’avrebbe saputo", scrive.
"Peccato che nel caso del Coronavirus ad andarci di mezzo, se i nonnetti sono infetti, siano gli altri!", aggiunge.