CORONAVIRUS
Il Consiglio Federale sottopone al Parlamento stanziamenti per 411 milioni, per la pandemia e non solo
La parte più consistente (233 mio.) riguarda un ulteriore conferimento al Fondo per l’infrastruttura ferroviaria (FIF). Per quanto riguarda il Covid, 164 di questi milioni sono legati a spese relative alla pandemia

BERNA -  Nella seduta del 18 agosto 2021 il Consiglio federale ha approvato, tramite un messaggio speciale, la seconda aggiunta al preventivo 2021. Sottopone al Parlamento nuove uscite per un importo complessivo di 411 milioni, di cui 164 milioni per far fronte alla pandemia da coronavirus.

La parte più consistente (233 mio.) riguarda un ulteriore conferimento al Fondo per l’infrastruttura ferroviaria (FIF). In tal modo è possibile compensare le perdite d’esercizio (102 mio.) legate alla pandemia. Inoltre, diversi progetti di ampliamento sono stati realizzati prima del previsto, ragion per cui nel 2021 si delinea un fabbisogno di mezzi supplementare (125 mio.).

Per finanziare le uscite legate alla pandemia, la Confederazione deve indebitarsi ulteriormente sui mercati monetario e dei capitali. Poiché il debito a breve termine cresce in misura più contenuta rispetto a quanto preventivato, vengono generati anche meno ricavi da interessi negativi. Il credito per gli interessi passivi deve dunque essere aumentato di 85 milioni.

Nel complesso, 164 milioni sono correlati alla pandemia da coronavirus. Oltre ai 102 milioni a favore del FIF, le maggiori uscite dovute alla pandemia riguardano in particolare l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP).

Per attenuare le conseguenze della pandemia, finora sono state decise uscite per un importo complessivo di 24,5 miliardi, compresi i crediti aggiuntivi per il 2021. Secondo la prima proiezione sembra però che in alcuni settori non verranno impiegate tutte le risorse stanziate. Entro fine anno le uscite dovute alla pandemia dovrebbero ammontare a circa 18,7 miliardi, di cui 16,4 miliardi a titolo straordinario.

Cosa sono i crediti aggiuntivi?

I crediti aggiuntivi completano il preventivo dell’anno in corso a seguito di spese o uscite per investimenti inevitabili e devono essere stanziati dal Parlamento. Un credito aggiuntivo può essere richiesto quando il fabbisogno di fondi finanziari non ha potuto essere previsto tempestivamente, il differimento dell’acquisizione della prestazione provocherebbe notevoli svantaggi e quando non si può attendere sino al prossimo preventivo. Le unità amministrative devono motivare in modo esaustivo il fabbisogno di credito supplementare.

Normalmente il Consiglio federale sottopone al Parlamento i crediti aggiuntivi due volte all’anno con il relativo messaggio. A causa della situazione straordinaria, è probabile che nell’anno in corso saranno necessarie complessivamente quattro aggiunte, che verranno discusse ogni volta nella successiva sessione del Parlamento

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