CORONAVIRUS
Berna modifica la durata del certificato Covid per i guariti
Dati scientifici attuali mostrano che le persone già infettate dal SARS-CoV-2 sono abbastanza protette dalle forme gravi della malattia e dalle ospedalizzazioni: la validità diventa di 12 mesi anziché 6

BERNA - Nella seduta del 3 novembre 2021, il Consiglio federale ha deciso l’introduzione di un «certificato COVID svizzero». Nel nostro Paese la durata di validità del certificato COVID per le persone guarite potrà così essere prorogata a 12 mesi. Inoltre, anche le persone con un test anticorpale positivo attuale (test sierologico) potranno ricevere un certificato svizzero, valido per 90 giorni e solo in Svizzera. Il Consiglio federale ha altresì deciso che anche la vaccinazione di richiamo sarà gratuita e che la Confederazione assumerà i costi del test per chi ha ricevuto la prima dose del vaccino anche dopo la fine di novembre, ma solo entro le sei settimane successive alla prima vaccinazione.

Il Consiglio federale intende semplificare l’accesso al certificato da utilizzare in Svizzera, in particolare per le persone guarite. Attualmente le persone in grado di attestare la guarigione con un test PCR ricevono un certificato COVID valido per sei mesi. Dati scientifici attuali mostrano che le persone già infettate dal SARS-CoV-2 sono abbastanza protette dalle forme gravi della malattia e dalle ospedalizzazioni. La durata di validità dei certificati di guarigione può quindi essere prorogata a 12 mesi. Per le persone guarite resta la raccomandazione di farsi somministrare una dose di vaccino a partire da quattro settimane dopo l’infezione. In questo caso è emesso un certificato di vaccinazione valido per 12 mesi.

La modifica entrerà in vigore il 16 novembre 2021 e per il momento avrà effetto solo in Svizzera nonché per il rientro in Svizzera. A livello europeo la durata di validità resta fissata, salvo poche eccezioni, a 180 giorni.

Certificato per le persone guarite con test anticorpale

Dal 16 novembre 2021 potranno essere emessi certificati COVID anche per le persone in grado di attestare di essere guarite e di disporre di abbastanza anticorpi con un test anticorpale (test sierologico) positivo recente. Sono accettati i test anticorpali che corrispondono agli standard dell’OMS, sono certificati con la marcatura CE e sono eseguiti da un laboratorio certificato da Swissmedic. Il test è a pagamento.

La durata di validità del certificato è limitata a 90 giorni. Allo scadere di questi 90 giorni la persona interessata può sottoporsi nuovamente a un test anticorpale. Se il risultato è ancora positivo, può essere emesso un nuovo certificato. I certificati per i test anticorpali sono validi solo in Svizzera. Attualmente, la maggior parte dei Paesi dellʼUE non li riconosce.

Certificato per le persone che non possono farsi vaccinare né testare

Già oggi le persone che non possono farsi vaccinare né testare per motivi medici ricevono un certificato medico per accedere alle strutture e alle manifestazioni per le quali vige l’obbligo del certificato COVID. A partire da metà dicembre 2021 riceveranno, su richiesta, un certificato COVID valido per 365 giorni. Il numero di persone non vaccinabili e non testabili è basso.

Certificato di 30 giorni per i turisti

Attualmente, i turisti vaccinati all’estero con un vaccino omologato da Swissmedic o autorizzato dall’EMA ricevono un certificato COVID valido in Svizzera e nell’UE. A partire dalla fine di novembre 2021, i turisti vaccinati con un vaccino autorizzato solo dall’OMS (attualmente Sinovac e Sinopharm) avranno accesso a un certificato svizzero. La durata di validità è limitata a 30 giorni. Il certificato è valido solo in Svizzera.

Assunzione dei costi del test a tempo indeterminato per chi ha ricevuto la prima dose

Dall’11 ottobre 2021, la Confederazione finanzia i test (test antigenici rapidi e test PCR salivari aggregati) per le persone che hanno ricevuto la prima dose del vaccino, ma non dispongono ancora di un certificato COVID. Il Consiglio federale ha deciso di continuare a finanziare i test per queste persone, ma solo se la seconda vaccinazione è effettuata entro sei settimane dalla prima. Se tuttavia una persona rinvierà ulteriormente la seconda vaccinazione, dovrà assumersi personalmente i costi del test. Inizialmente, l’assunzione dei costi era prevista fino alla fine di novembre 2021. In tal modo il Consiglio federale accoglie una richiesta avanzata dalla Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale.

Garantita la qualità dei test

Nei test, la qualità del campione è determinante per ottenere un risultato affidabile. Siccome la qualità dei campioni dei tamponi nasali è insufficiente, questi test non consentiranno più di ottenere un certificato COVID. Restano ammessi solo i test antigenici rapidi con un tampone nasofaringeo. In questo modo l’affidabilità dei risultati aumenterà, riducendo il rischio che persone infettate ricevano un certificato con un risultato falso negativo.

Adeguamento delle tariffe per i test rapidi

Il Consiglio federale ha inoltre adeguato l’assunzione dei costi da parte della Confederazione per i test antigenici rapidi, riducendo l’importo massimo dagli attuali 47 a 36 franchi. Alla Confederazione potrà essere richiesto al massimo l’importo fatturato alle persone che pagano di tasca propria. I test antigenici rapidi non potranno quindi costare di più dei nuovi test PCR salivari aggregati per singole persone, di miglior qualità.

Vaccinazione di richiamo gratuita

Il Consiglio federale ha infine approvato modifiche all’ordinanza sulle prestazioni (OPre) e all’ordinanza sulle epidemie (OEp). I costi della vaccinazione di richiamo anti-COVID-19, sempreché sia effettuata conformemente alla raccomandazione di vaccinazione, potranno così essere assunti dall’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS), come già previsto per la prima e la seconda dose del vaccino.

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Potrebbe interessarti anche

CORONAVIRUS

Tamponi gratuiti fino al 10 ottobre. Poi (forse) per chi ha ricevuto la prima dose fino a novembre

CORONAVIRUS

Il Consiglio Federale lancia un'offensiva di vaccinazione. Test gratuiti solo ad alcune categorie

CORONAVIRUS

Il Governo ha deciso. Sarà 2G, con consumazione seduti e con la mascherina, dove non si può 2G+

CORONAVIRUS

Anche la Svizzera pensa all'estensione dell'obbligo del certificato Covid: al via una consultazione preventiva

CORONAVIRUS

La Svizzera introduce l'obbligo del certificato Covid per ristoranti, bar e manifestazioni al chiuso

CORONAVIRUS

I non vaccinati in Svizzera col tampone: ma non i frontalieri e chi proviene dalle zone di confine

In Vetrina

EVENTI & SPETTACOLI

La magia dell’inverno sul Monte Generoso: sconti e novità per tutti

22 NOVEMBRE 2024
EVENTI & SPETTACOLI

Tutto pronto per l'inizio di Vini in Villa a Lugano

22 NOVEMBRE 2024
EVENTI & SPETTACOLI

Flavio Sala: “L’Ultima Sciances”. Perché la vita affettiva non va in pensione

21 NOVEMBRE 2024
EVENTI & SPETTACOLI

Autodifesa ed empowerment: un corso di Krav Maga dedicato alle donne

19 NOVEMBRE 2024
LETTURE

“Ticinesi a Parigi”: Una Ville Lumière nostrana

14 NOVEMBRE 2024
VETRINA

Ecco i vincitori del "Premio BancaStato per la Sostenibilità Aziendale"

12 NOVEMBRE 2024
LiberaTV+

ANALISI

Il Governo stanco e i pensieri elettorali

18 NOVEMBRE 2024
LISCIO E MACCHIATO

SSR, Susanne Wille vuol tagliare mille posti. Pedrazzini: "Piano scioccante"

21 NOVEMBRE 2024
SECONDO ME

Marchesi "ridisegna" il DFE: "Via le finanze, dentro la scuola"

22 NOVEMBRE 2024