Credit Suisse e l'Università di San Gallo pubblicano lo «Swiss External Asset Managers Industry Report 2017»
Lo Swiss EAM Industry Report 2017 pubblicato da Credit Suisse offre uno spaccato dell'attuale situazione in cui versa il settore EAM svizzero, delle sfide attuali come pure degli sviluppi futuri, soffermandosi inoltre sulle potenziali misure strategiche, con l'ausilio delle quali si possono gettare le basi per un futuro luminoso.
Secondo stime di Credit Suisse, gli EAM attivi in Svizzera gestiscono attualmente un patrimonio complessivo che si aggira attorno a CHF 400 miliardi. Nuovi requisiti normativi e il processo di digitalizzazione in corso esercitano una crescente influenza sul settore e in futuro avranno sostanziali ricadute sul lavoro degli EAM. L'attuazione di queste disposizioni è accompagnata da costi considerevoli. Le sfide dello scenario di mercato, inclusi i tassi ai minimi e la costante pressione dei clienti per realizzare l'andamento patrimoniale atteso, pregiudicano ulteriormente la redditività e il potenziale di crescita. Per contrastare queste tendenze, nei prossimi tre anni gli EAM intervistati si focalizzeranno maggiormente sull'acquisizione di nuovi clienti, sull'orientamento a nuovi segmenti di clientela e sulla crescita dei clienti già in portafoglio.
Sfide: aumento dei costi e diminuzione della redditività
Attualmente numerosi EAM sono confrontati con un aumento dei costi e un calo della redditività. La crescente pressione sui prezzi è uno dei fattori che concorre a compromettere i rendimenti degli EAM. Una sensibilità ai prezzi è osservabile soprattutto nei clienti più giovani, ma anche nei clienti internazionali che spesso non sono più disposti a pagare un premio aggiuntivo per un gestore patrimoniale svizzero.
Stando a numerosi EAM, la pressione sui margini è da imputare ampiamente ai requisiti normativi più stringenti e ai costi dettati dalla crescente complessità dell'attività professionale. Gli EAM interpellati sono convinti che le disposizioni normative incideranno pesantemente sulle modalità con cui essi svolgeranno in futuro la loro attività. I costi prodotti dall'implementazione dei requisiti normativi dovrebbero aumentare in linea con le aspettative, senza trascurare che restrizioni di accesso al mercato e altre limitazioni possono compromettere la copertura di determinati domicili di clienti all'estero. L'incertezza su quali requisiti normativi dovranno essere recepiti nei prossimi tre anni è una delle principali apprensioni che affliggono gli EAM, unitamente all'assenza di informazioni sui requisiti normativi di nuova introduzione. Per attenuare queste incertezze, alcuni EAM si occupano già oggi dello sviluppo di processi normativi (ad es. Suitability & Appropriateness) e della selezione di opzioni di sourcing.
Indipendenza e rapporto personale con il consulente sono considerati elementi cardine del business EAM
Secondo quanto emerso dal sondaggio, l'indipendenza e un rapporto personale con il consulente sono i due argomenti principe che spiegano perché i clienti ricorrono ai servizi di un EAM. L'indipendenza consente loro di scegliere tra un ricco ventaglio di prodotti e servizi di varie banche depositarie di un EAM, per cui il cliente EAM dispone di una più ampia libertà di scelta.
Gli intervistati hanno inoltre dichiarato che numerosi clienti sono dell'avviso che l'assistenza a cura di un EAM permette un rapporto più personale con il consulente clientela. Anche il tasso di fluttuazione più ridotto dei collaboratori a contatto con la clientela è giudicato dai clienti un vantaggio della relazione con EAM. Ciò malgrado, gli EAM sono continuamente confrontati con nuovi sviluppi sul mercato svizzero, ad esempio con un invecchiamento della base di clienti e con la digitalizzazione di un "servizio finora molto personale".
Tendenza al consolidamento nel settore EAM
Attualmente gli EAM sono confrontati con il consolidamento del loro settore. Secondo il sondaggio, essi ritengono che la tendenza al consolidamento si manifesterà nei prossimi tre anni. Per cogliere questa sfida come opportunità, la maggior parte degli EAM considera l'acquisizione di portafogli di clienti bancari (58%) e alleanze strategiche con altri EAM (49%) le misure più facilmente realizzabili e strategicamente più probabili. Una buona parte ha indicato di cercare possibilità di ampliare la propria azienda attraverso l'acquisizione (39%) di o la fusione con (32%) un altro EAM. Tuttavia, finora pochi EAM hanno mostrato interesse a vendere la loro azienda e a seguito delle incertezze normative aspettano di vedere come evolve il mercato.
Misure strategiche per l'ulteriore crescita
All'interrogativo sui loro obiettivi strategici più importanti per i prossimi tre anni, la prevalenza degli EAM ha risposto di focalizzare l'attenzione sull'ulteriore sviluppo di un'ampia gamma di prodotti e servizi come pure sul rafforzamento delle relazioni personali con i clienti puntando su un servizio di eccellenza.
A prescindere dalle loro dimensioni, dal loro modello di business e dalla loro offerta, a tutti gli EAM preme raccogliere e affrontare le sfide analizzate nello studio. La maggior parte di loro (79%) ha dichiarato che nei prossimi tre anni amplierà la propria offerta a seguito delle mutevoli esigenze dei clienti (generazione successiva di clienti, maggiore sensibilità alla performance), dei nuovi requisiti normativi (inclusi LIFin/LSF/MiFID II) e della pressione ad accrescere la redditività dell'EAM.
SWISS EAM Industry Report 2017
Lo Swiss EAM Industry Report 2017 è stato messo a punto in collaborazione tra Credit Suisse e l'Università di San Gallo. Per la redazione del rapporto è stato svolto un ampio sondaggio sui principali settori di attività degli EAM. Al sondaggio hanno partecipato 99 EAM residenti in Svizzera. Oltre al rilevamento dei dati del sondaggio sono state condotte interviste personali con managing partner di nove EAM selezionati di varie regioni geografiche della Svizzera. Gli EAM intervistati in questo rapporto sono perlopiù aziende di grandi dimensioni che insieme gestiscono un patrimonio di CHF 70 miliardi (pari a ca. il 20% dell'intero mercato in Svizzera). Nella selezione dei partecipanti al sondaggio l'enfasi è stata posta sugli EAM più grandi a vocazione internazionale. Tuttavia, in via aggiuntiva sono state considerate anche aziende più piccole a carattere regionale.