Gli inquirenti stanno vagliano la posizione della donna per capire com'è avvenuta la registrazione dei due "ospiti"
ASCONA - Soggiornavano in un hotel, come semplici turisti, almeno due dei cinque componenti della "banda della bici" che il 25 marzo scorso ha rapinato la gioielleria Tettamanti di Ascona. Lo rivela oggi il Caffè. E nell'albergo, che si trova in centro a Locarno, i due avrebbero in qualche modo potuto contare sulla collaborazione di una dipendente, che è già stata interrogata dalla polizia.
Il Caffè scrive anche che poche ore prima del colpo una telefonata alla polizia comunale di Ascona aveva segnalato la presenza di due persone sospette. Un dettaglio che potrebbe rinfocolare la polemica scoppiata nei giorni scorsi a livello politico sull'efficacia della polizia asconse.
I rapinatori avrebbero dunque potuto contare sull'aiuto dell'impiegata dell'hotel, una donna rumena, alla reception, che non li avrebbe regolarmente registrati in albergo, anche se su questo fatto, precisa il Caffè, non c'è ancora conferma ufficiale. Che qualcosa non quadrasse, tuttavia, gli investigatori evidentemente lo hanno capito, tanto che hanno sentito la donna. Ora, si tratta di capire se la dipendente dell'hotel sapeva che i due componenti della banda erano in Ticino per una rapina, o se fosse all'oscuro di tutto e magari ha ceduto a una loro richiesta, non immaginando poi le conseguenze a cui sarebbe andata incontro.
Tra l'altro, due dei cinque banditi erano stati Intercettati casualmente dalla polizia cantonale per un controllo circa una settimana prima della rapina.Avevano presentato dei passaporti lituani e spiegato d'essere alloggiati in un hotel di Locarno. Difficile per gli inquirenti, aggiunge il Caffè, capire con certezza se i due, che avevano pure comprato alla Brico di Losone un cacciavite e del nastro adesivo, avessero dei precedenti penali. Per questo, dopo il fermo di 24 ore, e senza elementi nuovi, erano stati rilasciati.
Dopo la rapina le biciclette che i malviventi avevano rubato qualche giorno prima, sono state ritrovate in tre diversi punti del Locarnese: l'ultima nei pressi della stazionedi Locarno, le altre ad Ascona.