La consigliera comunale presente stamattina insieme al cugino Verde, ma non tanto per contestare il taglio, quanto per dare il meritato commiato a un pezzo di storia di Lugano: gli ippocastani di Viale Castagnola piantati nel 1884
LUGANO – “Sono consapevole del fatto che le piante andassero tagliate, le analisi sono state fatte e ci dobbiamo fidare, oggi dopo il taglio ne abbiamo avuto le prove, basta guardare la foto, anche se non rende come dal vivo”. Parola di Sara Beretta Piccoli, consigliera comunale Ppd e cugina del collega di consesso, il Verde Gerri Beretta Piccoli, che questa mattina ha inscenato una protesta incatenandosi e salendo su uno degli storici ippocastani (leggi articolo correlato).
“Ma la protesta era più generica – spiega la pipidina raggiunta da liberatv – e faceva riferimento ai tanti, troppi, tagli che Lugano sta mettendo in opera. Io sono andata a sostenerlo e fotografarlo, perché volevo anche dare il giusto commiato a queste splendide piante, un pezzo di storia di Lugano risalente addirittura al 1884, è davvero triste vederle abbattute, anche se inevitabile”.
Erano davvero messi così mali questi longevi alberi – chiediamo –? “Sì, dentro erano completamente marci – spiega la consigliera comunale –, non so come facevano a stare in piedi: solo 2-3 centimetri esterni erano ancora sani, tutto l’interno era veramente malmesso e marcio. Ieri quando ho apposto i miei ‘RIP’ e le mie croci ho notato che anche la corteccia era debolissima e si staccava facilmente. È davvero molto triste, ma andava fatto, anche perché altrimenti avrebbero potuto diventare pericolose, si pensi ad esempio agli alberi caduti davanti al palazzo dei congressi che hanno provocato tantissimi danni, fortunatamente solo materiali”.
“Alla fine si è fatto un gran parlare e più voci indignate si sono levate, ma questa mattina solo io e Gerri eravamo presenti, nessun altro si è visto” conclude con un sorriso e senza polemica Sara Beretta Piccoli.
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