Luca Martinelli, responsabile della comunicazione: “Alcuni musicisti rimangono anche per tutta la durata della manifestazione, la gente li incontra per strada e si ferma per salutarli e parlare con loro. Si crea un’atmosfera particolare ed è davvero bello
ASCONA – Nove giorni di festa, con 5 serate gratuite (da domenica a giovedì), 250 concerti ‘no-stop’, fra cui i cinque ‘Ascona Special’ con top star del jazz e della musica internazionale, ma anche jam session, mostre, incontri coi musicisti e, nell’anno dei Mondiali, anche uno schermo gigante per poter seguire le partite senza rinunciare alla musica. Tutto questo e molto altro è Jazz Ascona, che animerà il lungolago di Ascona da questa sera fino a sabato 28 giugno.
E per questa edizione il programma è ancora più ricco, la manifestazione festeggia infatti trent’anni e lo fa rendendo omaggio al padre dei trombettisti e del jazz, il leggendario Satchmo. A dare il nome all’edizione 2014 è proprio uno dei più grandi successi di Louis Armstrong: “Hello Dollyâ€.  Ne abbiamo approfittato per parlare con Luca Martinelli, responsabile della comunicazione di JazzAscona, della manifestazione, a cominciare proprio dal segreto del suo successo.
“È un festival speciale, e lo dico con orgoglio e consapevolezza, perché non trovi da nessuna parte una manifestazione con un legame così stretto con New Orleans, che è una città che a noi piace tantissimo per la sua gente e la sua musica, in cui la contaminazione fra la cultura creola e quella europea danno vita a dei ritmi pieni di gioia e allegria. È una di quelle musiche che ti fan venire voglia di batter il piede, insomma. È un festival che propone qualcosa di diverso, nomi meno noti, ma che hanno molto da dire e condividere: New Orleans è una città che pullula di grandi musicisti con storie eccezionaliâ€.
Simpatia, buona musica e un programma sempre ricercato (“e coerenteâ€, aggiunge) sono fra i segreti della bellezza e del successo di JazzAscona, ma a giocare un grande ruolo è anche certamente l’atmosfera particolare che si crea nella vicinanza fra pubblico e artisti: “È un ambiente rilassato. Alcuni musicisti rimangono anche per tutta la durata della manifestazione, la gente li incontra per strada e si ferma per salutarli e parlare con loro. Si crea un’atmosfera particolare e questo è davvero molto bello da vedereâ€.
Visto il successo ottenuto l’anno scorso, anche per questa trentesima edizione è stata rinnovata la formula delle cinque serate settimanali (domenica-giovedì) gratis e i due fine settimana (venerdì e sabato) a pagamento: “È stato un ritorno alle origini – spiega Martinelli –. La formula è nuova, ma l’idea era di ritornare allo spirito delle prime edizioni in cui Jazz Ascona era una grande festa di piazza completamente gratuita, ma con musica di qualità . E la risposta del pubblico l’anno scorso è stata davvero eccezionale per la settimana: il lunedì e martedì sembravano quasi un sabato sera. La nuova formula è quindi riuscita nel suo scopo e ha fatto riversare la gente di nuovo in piazzaâ€.
Piazza che quest’anno dovrà ‘vedersela’ con i Mondiali: “Sappiamo che dobbiamo prevedere un 15, 20% in meno di pubblico, ma noi siamo ottimisti. Fra Europei e Mondiali ogni due anni conviviamo con il calcio e anche noi questa sera tiferemo Svizzera. Con Seven abbiamo installato un grande schermo e perciò si potranno vedere le partite anche al Jazz e Nicolas Gilliet, il direttore artistico, ha programmato intelligentemente il festival: nelle serate con le partite più di richiamo molte hig-light si esibiranno a partire dalle 23. L’invito è quindi quello di guardare la partita e venire poi a festeggiare da noi perché la musica c’è e andrà avanti fino alle 2 e anche oltre con le jam sessionâ€.
Per festeggiare i suoi trent’anni, oltre al ricco cartellone di concerti in riva al lago e alla mostra al Collegio Papio, curata da Swiss JazzOrama, l’archivio svizzero del jazz, il programma prevede anche la proiezione gratuita in anteprima (domenica 22, alle 17.30 presso il Cinema Otello di Ascona) di un film dedicato appunto ai primi trent’anni di storia di JazzAscona. Ideato e prodotto da Alexandra della Porta Rodiani, Ascona’Soul, questo il titolo del documentario, racconta in musica ed immagini lo spirito del festival mescolando spezzoni d’archivio con interviste e suggestive immagini in HD girate lo scorso anno.
“Ma avremo anche, martedì, una ‘unplugged night’, in cui i musicisti suoneranno in acustico in vari punti del lungolago. E fra i molti concerti delocalizzati, da segnalare quello di Mergoscia (domani, giovedì e sabato 27) che abbinerà l’arte di due artisti ticinesi con la musica di JazzAsconaâ€. Nonostante le trenta candeline quindi, “l’idea della manifestazione è sempre quella di rinnovarsi e proporre delle novità â€.
Infine, chiediamo a Martinelli di segnalarci, secondo lui, quali sono alcuni degli appuntamenti ‘imperdibili’ di questa trentesima edizione: “Mi limiterò solo ai primi giorni di festival, perché, anche così, potrei parlare per ore. Da non perdere sono certamente i Funk Como Le Gusta, che è una delle più popolari band funky di San Paulo. Show assicurato anche con Davina and The Vagabonds, li abbiamo già visti al pre-opening e sono incredibili: la cantante ha carisma e classe da vendere. Lunedì ci sarà poi una battaglia molto speciale fra brass band di New Orleans. E anche gli special in programma nei primi giorni saranno grandi concerti, a cominciare da quello di Stefano Bollani con Irene Grandi di domenica, fino a quello, di martedì, di Renzo Arbore e Gegè Telesforo, che non sarà un concerto ma un vero e proprio showâ€.