CRONACA
Il manager di Balotelli: "Mario non è un leader e Liverpool per lui è l'ultima spiaggia"
Mino Raiola striglia il suo cliente, racconta i retroscena della trattative che ha riportato l'attaccante italiano in Premier League e del suo rapporto personale con i vertici del Milan: "Galliani un amico, Barbara Berlusconi mi ha deluso"
LIVERPOOL - Striglia il suo cliente. Racconta i retroscena del passaggio dal Milan al Liverpool. E del controverso rapporto con i due amministratori delegati rossoneri Adriano Galliani e Barbara Berlusconi. Il manager dell'attaccante italiano Mario Balotelli - che nella sua squadra vanta campioni come Zltana Ibrahimovic e Paul Pogba, solo per citarne un paio - ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera, con pensieri e parole che non mancheranno di far discutere. "Tre giorni fa non c’era niente in ballo: si parlava del Liverpool ma non c’era un’offerta. Se tu mi chiedevi se c’è un’offerta, io rispondevo di no. Se tu mi chiedevi se stavo parlando con il Liverpool, io rispondevo di sì. La verità è che sto lavorando su Mario da mesi: era arrivato il momento di divorziare dal Milan", racconta Raiola. Ma perché era il momento di dirsi addio? "Non saprei spiegarlo. Una sensazione, un sentimento...Non c’è stato un fatto, un avvenimento, una litigata. Niente di niente. Non è vero che si sono incrinati i rapporti. Io sono sempre stato negativo sul ritorno di Mario in Italia: la pressione, le aspettative, la stampa... Giocare in Italia per lui è molto più pesante che all’estero. Ma aveva insistito Mario: dal City voleva andare al Milan. E tra procuratore e giocatore decide sempre il cliente"."Al Milan - sottolinea ancora il procuratore al Corsera - non posso rimproverare niente. È una grande società. Mario ha giocato bene 6-7 mesi, dando un apporto determinante per andare in Champions. Ma poi si è visto che non è pronto per essere un leader. Per questo ho cercato per lui una squadra dove può essere un elemento importante senza che gli chiedano di fare il leader. Il Liverpool ha Gerrard: lì Mario sarà protetto e potrà esprimersi al meglio. Ora tocca a lui. Un altro flop non è consigliabile".E se il concetto non fosse chiaro per il suo cliente, Raiola lo ribadisce di nuovo: "Liverpool per mario è l'ultima spiaggia ad altissimo livello. O la va o la spacca. Mario ha 24 anni. Non ha più l’alibi dell’età".Il manager olandese racconta anche del suo rapporto, assai diverso, con i due amministratori delegati che attualmente regnano sul Milan: Adriano Galliani e Barbara Berlusconi."Con Galliani facciamo grandi litigate perché sul lavoro è spietato: non guarda in faccia nessuno. Ma per l’uomo Galliani nutro rispetto e amicizia. Barbara invece mi ha molto deluso. È sempre cordiale e elegante, ci avrò parlato tre volte in vita mia. Io sarò fatto male, però le cose me le devi dire in faccia. E invece mi sono state riferite cose scorrette da addebitarmi".Infine, Raiola smentisce le voci secondo cui il Liverpool avrebbe inserito nel contratto del giocatore delle clausole speciali, con multe salatissime, per mettersi al riparo dalle "balotellate": "Mario non avrà un contratto diverso dagi altri giocatori del Liverpool: dovrà rispettare il codice di comportamento del club come tutti gli altri".
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