Mentre si attende che Pasquale e suo figlio Mirko vengano estradati da Napoli, emergono nuovi elementi legati all'incredibile situazione debitoria accumulata in pochi anni dalla famiglia Ignorato
CHIASSO – Mentre si attende che Pasquale Ignorato e suo figlio Mirko, accusati dell’assassinio di Angelo Falconi - ucciso il 27 novembre a Chiasso - tornino in Ticino da Napoli, dove si trovano in carcere, emerge un altro interessante elemento relativo all’incredibile situazione debitoria accumulata in pochi anni dalla famiglia originaria di Ercolano.
A inizio novembre Pasquale Ignorato aveva infatti trasferito la Gialmicar SA, società con la quale gestiva la stazione di servizio di via San Gottardo 100, da Chiasso a Roveredo Grigioni. A Marco Campana, amministratore unico della società in Ticino, era così subentrato Giuseppe a Marca.
Il cambiamento della sede giuridica dal Ticino ai Grigioni non era evidentemente finalizzato a pagare meno imposte, come accade spesso in casi simili. Ma semplicemente a tentare di dribblare le centinaia di creditori che bussavano invano da anni alla porta di Ignorato.
Il 51enne aveva infatti sulle spalle una voragine di debiti (leggi qui): centinaia di precetti esecutivi e attestati di carenza beni per oltre 800'000 franchi. Aveva, personalmente, 107 precetti, 42 dei quali già sfociati in attestati di carenza beni, per un importo che sfiora i 170'000 franchi. La società Gialmicar, alla quale faceva capo la stazione di servizio, aveva invece precetti per una somma che sfiora i 600’000 franchi.
In più c’erano le cinque mensilità di affitti arretrati che avevano spinto Falconi, in qualità di amministratore dello stabile dove viveva la famiglia Ignorato, a chiedere lo sfratto. E le altrettante mensilità scoperte che avevano portato qualche giorno prima del delitto allo sfratto di Pasquale Ignorato dalla stazione di servizio.
emmebi