Tra i promotori del carnevale, Schnellmann racconta: "Ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo cercato una soluzione alternativa per il finanziamento. Trovandola”
LUGANO – Il titolo potrebbe essere: “Il risotto salvato”. Nel senso, salvata la gratuità di un evento che rappresenta il cuore del carnevale di Lugano e che richiama ogni anno migliaia di persone. Preparare quattromila porzioni di risotto e luganighe (è il dato dell’anno scorso), costa parecchio. E non basta certo il volontariato dei membri del comitato che organizza l’evento.
Fabio Schnellmann, da anni tra i promotori del carnevale di Lugano, racconta come anche quest’anno si è riusciti a garantire la risottata gratuita.
“Dopo diversi anni che la Città era co-sponsor della manifestazione, alla luce della situazione delle finanze pubbliche, il contributo alla nostra associazione è stato tagliato. La stessa sorte è toccata ad altre associazioni, quindi nessuno si è lamentato. Ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo cercato una soluzione alternativa per il finanziamento”.
Soluzione trovata grazie alla Banca Raiffeisen, che (anche per l’interessamento del municipale Angelo Jelmini) è subentrata alla Città nel sostegno finanziario all’evento. Un impegno non indifferente, cifrato in circa 8'000 franchi. Resta invece la co-sponsorizzazione del Corriere del Ticino.
“Era ferma volontà di tutto il nostro comitato – spiega Schnellmann - di non far pagare alla cittadinanza il risotto di carnevale, che verrà distribuito in piazza – sperando nel bel tempo - lunedì 8 febbraio”.
Già l’anno scorso il contributo pubblico era stato salvato in corner, ma quest’anno non lo si poteva più pretendere. Così anche sulla risottata è calata la scure dei risparmi. Ma alla fine, conclude Schnellmann, “la cosa importante è che questa festa popolare rimanga gratuita”.
red