Giornata storica con colpo di scena per il Milan. Dopo 30 anni Silvio Berlusconi vende il club a una nuova cordata cinese. Trattative condotte in segreto. Prezzo dell'operazione: 740 milioni di euro
Berlusconi ha chiesto che fossero inserite nel contratto precise clausole che assicurino gli investimenti necessari per riportare subito il Milan a essere competitivo a livello europeo
MILANO - Oggi è una data storica per il Milan. Trent'anni dopo l’inizio della sua presidenza, Silvio Berlusconi ha venduto il club rossonero. L’accordo è stato raggiunto tra la Fininvest, proprietaria delle quote del club, e una cordata di investitori cinesi che verseranno 740 milioni di euro per acquistare tutte le azioni in mano alla holding della famiglia Berlusconi. Questa mattina le parti hanno firmato il preliminare di cessione delle quote ed entro fine anno ci sarà il ‘closing’ dell’operazione.
Il Milan non è dunque andato alla cordata cinese rappresentata dai manager Gancikoff e Galatioto, né al gruppo Fosun (alle spalle del quale c'è il super procuratore portoghese Jorge Mendes) entrato in contatto con Silvio Berlusconi negli ultimi tempi, ma un terzo gruppo orientale rappresentato dal manager Yonghong Li che ha trattato l'acquisto del club in gran segreto.
Da oggi il controllo del Milan passa dunque nelle mani della Sino-Europe Investment Management Changxing. Si tratta di una società creata appositamente per l'operazione all'interno della quale figurano il fondo di stato cinese per lo sviluppo e gli investimenti e Yonghong Li, il manager che ha condotto la trattativa, oltre a investitori che in precedenza avevano composto la cordata Galatioto.
Berlusconi ha chiesto che fossero inserite nel contratto precise clausole che assicurino gli investimenti necessari per riportare subito il Milan a essere competitivo a livello europeo.