"Mentre il DSS - afferma ancora il Tribunale - nega che il ricorrente subisca un pregiudizio irreparabile, osservando in particolare che un danno economico o di puro fatto non sia sufficiente, da parte sua, lo intravvede nella circostanza che considerata la sua età – egli ha sessantatré anni – un divieto di esercitare la professione gli farà perdere tutti i pazienti; che preannunciandosi l'istruttoria della procedura di merito lunga e complicata, quando verrà evaso il ricorso pendente in sede cantonale (tra qualche anno), non gli sarà più possibile, essendo in età AVS, riprendere l'attività; che rischia di finire sul lastrico, essendo l'attività di medico la sua unica fonte di guadagno e, infine, che subisce pregiudizi anche personali (perdita di (auto)stima, di cultura, di ambizione professionale, di professionalità, ecc.).