Ancora una 'truffa del falso nipote'. La vittima, del Luganese, è stata alleggerita di 50'000 franchi. La polizia: quest'anno in Svizzera questa attività criminale ha fruttato 800'000 franchi, e l'anno scorso tre milioni! "Segnalateci i casi"
La vittima si è recata alla sua banca e, malgrado gli avvisi e avvertimenti degli impiegati sulla possibilità di trovarsi confrontata con una truffa, è riuscita a prelevare il denaro che poco dopo ha consegnato a uno sconosciuto giunto nei pressi della sua abitazione
LUGANO - A tre anni di distanza dall'ultimo caso consumato in Ticino, nel Luganese a fine maggio è stata messa a segno l’ennesima ‘truffa del falso nipote’.
Come accade in queste specifiche truffe, spiega la Polizia, uno sconosciuto ha contattato al telefono la vittima fingendosi un conoscente. Ottenuta la necessaria fiducia alla vittima ha chiesto una somma di poco inferiore a 50'000 franchi, per motivi, a suo dire, urgenti.
La vittima si è dunque recata alla sua banca e, malgrado gli avvisi e avvertimenti degli impiegati sulla possibilità di trovarsi confrontata con una truffa, è riuscita a prelevare il denaro che poco dopo ha consegnato a uno sconosciuto giunto nei pressi della sua abitazione.
La Polizia ricorda che questo genere di truffa non è mai cessato. Gli autori continuano imperterriti ad operare in tutta la Svizzera e a titolo generale nel 2017 sono già state messe a segno 22 truffe per un importo complessivo di poco inferiore a 800'000 franchi, mentre nel 2016 le truffe consumate si sono assestate alla ragguardevole cifra di 73 per un danno totale di oltre tre milioni.
Con l'obiettivo di mantenere alta la guardia in particolare in questo periodo dell'anno, dove si registra generalmente un incremento di tentativi di questo genere di truffe, la Polizia spiega come vengono attuati e qual è il comportamento migliore da adottare in questi casi.
La vittima viene contattata telefonicamente da una persona che, dopo averle carpito abilmente informazioni riguardanti la sua sfera privata, si fa passare per un nipote od un parente lontano che vive altrove e non vede da diverso tempo. Una volta stabilito questo legame palesano l'impellente bisogno di denaro per concludere un affare che altrimenti sfumerebbe.
Mettendo una grossa pressione legata allo scarso tempo a loro disposizione (poche ore per concludere la trattativa) cercano di spingere la vittima ad effettuare immediatamente un prelevamento che è sempre di una certa entità (diverse migliaia di franchi) o a farsi consegnare gioielli, ori e preziosi.
Per evitare sgradite sorprese, la Polizia cantonale invita a diffidare d'improvvisate telefoniche. Non farsi mettere fretta nel prendere decisioni e valutare attentamente la situazione e nel limite del possibile effettuare di persona telefonate di verifica. Non bisogna farsi scrupoli a palesare dubbi sulla situazione con l'interlocutore e non si deve accettare che siano terze persone a ritirare il denaro. Si invitano pure familiari, parenti e curatori ad informare verbalmente e dettagliatamente gli anziani su questo tipo di truffe e sui consigli per poterle riconoscere ed evitare. Inoltre, è importante avvisare tempestivamente la Polizia cantonale allo 0848/25.55.55.
Si invitano infine eventuali vittime di fatti avvenuti negli scorsi giorni, che non hanno ancora sporto denuncia, a pure contattare immediatamente la Polizia cantonale.