La procuratrice pubblica Margherita Lanzillo, che aveva firmato il decreto d’accusa contro il quale la deputata ha ricorso, ha ricordato in aula che l'imputata era consapevole dei rischi che correva e sapeva di commettere azioni illegali. Il legale di Bosia Mirra, Pascal Delprete, ha invece chiesto l’assoluzione, mettendo l’accento sulla motivazione umanitaria e sullo stato di necessità dei migranti.