Proseguono le prese di posizione sulla polemica tra il quotidiano di Muzzano e il settimanale di informazione della RSI: "Il CdT tenta di spostare l'attenzione dai fatti riguardanti “Argo 1” su questioni di scarsa rilevanza"
Oggi a dire la sua è il Sindacato svizzero dei mass media (SSM), dopo che nelle scorse ore avevano già preso posizioneisia Unia che Syndicom, oltre alla redazione di Falò.
“L'SSM - si legge in una nota -non può accettare l'attacco del Corriere del Ticino all'inchiesta giornalistica sul caso “Argo 1” condotta dai colleghi di Falò. L'articolo mette inoltre in discussione la credibilità di chi ha testimoniato con coraggio nel servizio giornalistico, credibilità invece confermata dalla Magistratura. Questo ingiustificato attacco al giornalismo d’inchiesta è tendenzioso e scorretto e tenta di spostare l'attenzione dai fatti riguardanti “Argo 1” su questioni di scarsa rilevanza".
Il sindacato ritiene “particolarmente grave e preoccupante il fatto che il Corriere abbia esposto mediaticamente un collaboratore finora mai citato, definendolo infiltrato, solamente per aver denunciato gli abusi al suo sindacato. Una prassi contraria alle regole giornalistiche e che tende a screditare le persone che hanno testimoniato mettendole in difficoltà e a screditare anche l'inchiesta giornalistica e il lavoro dei colleghi di Falò”.
Qui invece la posizione del Corriere del Ticino espressa dal suo direttore Fabio Pontiggia.