E come primo intervento propone il biglietto nominativo, come si usa negli stadi italiani, quanto meno per i tifosi ospiti. “Ogni biglietto deve essere associato a un nominativo, in modo da poter procedere subito con una diffida o una pena più severa in caso di comportamenti punibili (violenza, danneggiamenti, fumogeni, torce e lancio di materiale in pista). Inoltre, l’obbligo di lasciare i propri dati, esercita un forte potere dissuasivo che contribuisce da solo alla spontanea riduzione delle situazioni critiche. Solo in questo modo riusciremo a tenere distanti i malintenzionati dalle piste”. A Zugo, sottolinea, viene chiesto un documento d’identità all’acquisto del biglietto e ciò ha portato a buoni risultati. Fra i reati punibili, c’è anche la dissimulazione del volto.