Agente ferito alla testa alla scuola di polizia di Giubiasco: il colpo di pistola partito per negligenza da parte del poliziotto
La polizia e la magistratura comunicano le prime risultanze dell'inchiesta. Intanto il 44enne è sempre ricoverato all'ospedale in condizioni gravi
GIUBIASCO - Il Ministero pubblico e la Polizia cantonale comunicano che l'agente feritosi ieri alle 14.30 presso la Scuola di polizia del V circondario di Giubiasco (SCP), era presente presso la struttura in qualità di supervisore nell'ambito dell'attuale sessione di esami dell'istituto. Sessione che è stata ripresa in mattinata e che terminerà come da programma.
Da parte dei vertici della Polizia cantonale e della Sezione formazione è stato fornito un adeguato supporto psicologico agli aspiranti, in particolare a chi ha assistito ai fatti, ai famigliari, al personale e agli agenti toccati dall'evento.
Per quanto riguarda gli accertamenti d'inchiesta effettuati, è stato chiarito che non vi è relazione tra lo svolgimento degli esami e il ferimento. Non si trattava infatti di un'esercitazione o di un esame che prevedeva manipolazioni con la pistola di ordinanza. L'azione dell'agente che ha portato al suo ferimento, è stata da lui messa in atto in modo autonomo, e per quanto noto allo stato attuale dell'inchiesta senza rispettare le norme di sicurezza relative all'uso delle armi.
Per poter determinare le motivazioni del gesto e la dinamica di quanto accaduto, sarà necessario attendere l'esito finale dell'inchiesta, coordinata dal Procuratore pubblico Moreno Capella. Vista la delicatezza del caso, non verranno quindi rilasciate da parte delle autorità ulteriori informazioni. In relazione alle condizioni del 44enne, si rileva che le stesse sono stabili e permangono gravi.