Parlano i due "angeli custodi" che ieri a Magliaso hanno soccorso la bimba rimasta incastrata nella porta del treno in partenza. Ora la piccola sta bene
Hanno un nome e un cognome i due “angeli custodi” che ieri pomeriggio, alla stazione ferroviaria di Magliaso, hanno soccorso una bambina 11enne rimasta incastrata con un piede fuori dalla porta del treno diretto a Lugano
foto: TiPress/Pablo Gianinazzi
MAGLIASO – Hanno un nome e un cognome i due “angeli custodi” che ieri pomeriggio, alla stazione ferroviaria di Magliaso, hanno soccorso una bambina 11enne rimasta incastrata con un piede fuori dalla porta del treno diretto a Lugano.
Come scrive il Corriere del Ticino, Aurelio Giudici, 54 anni, e Gora Diop, 39, entrambi domiciliati a Varese, hanno mantenuto il sangue freddo appena si sono accorti della situazione. E pensare che Giudici su quel treno non doveva nemmeno esserci… “Ero in Ticino per trovare mia madre – ha raccontato al giornale –, cosa che di solito faccio di venerdì, ma quel giorno non stavo bene”.
E ancora: “Nessuno si era accorto di quello che stava succedendo. Fortunatamente ero attaccato al finestrino quando ho visto la caviglia della ragazza rimanere incastrata nella porta”.
Dopo qualche centinaio di metri, il treno ha rallentato fino a fermarsi grazie all’azionamento del freno d’emergenza e Giudici è corso dalla bambina per cercare di tranquillizzarla in attesa dell’ambulanza.
Anche Gora Diop, ieri in Ticino in visita alla fidanzata, ha soccorso la bimba. Ha cercato di inserire il braccio nello spazio rimasto aperto fra le porte per sorreggerla quando il treno era già in movimento.
Alla fine la mamma della bambina ha telefonato ai due annunciando che la piccola sta bene.