Si diceva dell’Ambrì. La compagine leventinese ha cominciato un nuovo corso, tutto ticinese, con Cereda in panchina e Duca in cabina di regia come direttore sportivo, due ex che dal ghiaccio si mettevano alla guida. Ogni anno si ha la consapevolezza che una retrocessione potrebbe costare cara, che risalire sarebbe difficile, che il miracolo bianco blu potrebbe terminare. E ogni stagione i fans sanno vivere con quell’acqua alla gola, fino all’ultimo respiro. Questa volta, la posta in gioco era ancora più alta, e si chiamava nuova Valascia. Da anni se ne parla, adesso si sta arrivando a chiedere i finanziamenti. Però, a che cosa sarebbe servita una posta nuova di zecca, tanto discussa, tanto desiderata, con l’Ambrì relegato in Serie B?