Non solo canapa... Tutto quello che avreste voluto sapere su Werner Nussbaumer ma che non avete mai osato chiedere. Il "Dottor Canna" racconta i suoi primi 70 anni. E dice: "Torno in politica. Con la Lega Verde"
Il libro è stato presentato questa mattina al Canvetto Luganese. E Werner Nussbaumer, dopo ben nove esperienze politiche diverse sta pensando alla decima: "Voglio fare una lista per le prossime cantonali"
Nella foto, di Christian Righinetti, da destra l'editore Raoul Fontana, Werner Nussbaumer e l'autore del libro, Roberto Masuello
LUGANO – Titolo: “La rivoluzione della canapa e non solo… I primi settanta anni di vita del Dottor Werner Nussbaumer”.
Autore: Roberto Masuello, educatore e progettista sociale.
Editore: Fontana, Lugano.
Il libro, propone diverse testimonianze sul personaggio Nussbaumer, tra cui quelle di Luca Albertoni e degli ex ministri Rossano Bervini e Pietro Martinelli. E racchiude tante storie: prima di tutto, la vita del medico, anzi le sue molte vite, le sue lotte civili, il suo impegno politico… E naturalmente la battaglia per la legalizzazione della canapa, in particolare ad uso curativo, che anni fa gli costò il carcere e il soprannome di “Dottor Canna”.
Il libro è stato presentato questa mattina al Canvetto Luganese.
Werner Nussbaumer, che il 1° maggio compie 70 anni, ha iniziato a scriverlo insieme all’autore circa un anno fa.
“Ho voluto raccontare la mia vita e la mia esperienza con la canapa curativa, ma anche parlare di politica, di sport, dei miei figli, del mio amore per gli animali – dice a Liberatv -. Oggi lavoro ancora nel mio studio di Gravesano e mi occupo prevalentemente di medicina preventiva anti-age utilizzando prodotti ‘nutroceutici’, uno dei quali è la canapa, insomma quei prodotti che la natura ci ha messo a disposizione per curare e guarire”.
Ma Nussbaumer non ha abbandonato la sua grande passione, la politica, che dalle fila del Partito socialista autonomo lo portò a militare in diverse formazioni o movimenti (alcuni fondati da lui stesso): Svolta eco politica, Verdi, Castagno, Federazione degli indipendenti insubrici, Partito umanista, Ticino pulito, Forza civica e Verdi liberali democratici… Ben nove esperienze diverse. Ora pensa alla decima.
“Effettivamente intendo tornare nell’arena – dice - perché mi sento in grande forma. Vorrei costituire un gruppo vicino all’ambiente e sensibile alla situazione economica e sociale. Il degrado della società ticinese è preoccupante e secondo me è dovuto in particolar modo dalla nascita della Lega dei Ticinesi, che ha contribuito al deterioramento del dibattito e del clima politico diffondendo posizioni xenofobe e di chiusura”.
Secondo Nussbaumer il prossimo anno la Lega perderà consensi, “perché è ripetitiva, critica tanto ma propone poco, e spesso soluzioni irrealizzabili. La dimostrazione più chiara è che nonostante abbia la maggioranza relativa in Governo i frontalieri continuano ad aumentare. E lo dico con la consapevolezza che senza frontalieri il Ticino sarebbe economicamente morto. E ben sapendo che ci sono gravi problemi legati ai salari e al mercato del lavoro. Ma non è con l’isolazionismo e la chiusura che li si risolvono. Sono assolutamente contrario all’adesione all’Europa, ma credo anche che, con tutti i limiti che ha, sarebbe pericoloso abolire la libera circolazione delle persone. Dobbiamo sempre valutare cosa contiamo noi come Svizzera per l’Europa e viceversa”.
Però il nome “Lega” a Nussbaumer piace e, forse con un pizzico di provocazione, ha pensato di chiamare il suo prossimo movimento “Lega Verde”.
“Penso di fare una lista per le Cantonali del prossimo anno. Non solo per il Gran Consiglio, probabilmente anche per il Governo, per avere più visibilità mediatica”.
Tra sinistra centro e destra, il medico si colloca così: “Sul piano economico sono profondamente liberale, essendo come medico un piccolo imprenditore, su quello sociale invece sono a sinistra, perché mi sento vicino alle tante persone che in questa società opulenta si trovano in difficoltà. E sul piano ambientale naturalmente sono verde. Quindi, Lega Verde…”.