"Abbiamo sempre detto che sarebbero stati i cittadini a decidere, dobbiamo rispettare la loro decisione". Sipario sul Parco Nazionale del Locarnese
Il commento a caldo di una rammaricata Tiziana Zaninelli, presidente dell'Ente Regionale per lo Sviluppo Locarnese e Valle Maggia. "Sindaci, patriziati e associazioni erano a favore, fa riflettere che la popolazione abbia deciso di smentirli. Hanno inciso i divieti nelle zone centrali"
RUSSO – C’è delusione, ed anche tanta, fra i promotori del Parco Nazionale del Locarnese, progetto affossato in sei comuni su otto (anche Onsernone e Centovalli hanno detto no).
Crediamo che la questione dei divieti nelle zone centrali abbia avuto un ruolo importante. D’altra parte sindaci, consiglieri comunali, Patriziati e Associazioni hanno detto sì e poi sono stati smentiti dalla popolazione, questo deve far riflettere. Non è stato scelto di appoggiare quello che credevamo essere un progetto sostenibile e armonico di una regione”, commenta tristemente Tiziana Zaninelli, presidente dell’Ente Regionale per lo Sviluppo Locarnese e Valle Maggia.
“Prevalgono il rammarico e il dispiacere per un’occasione persa. È stato criticato il fatto che non erano progetti che vengono dal basso, ma se otto Municipio sostengono un’idea io la porto avanti, loro comunque rappresentano il popolo, per cui non vedo perché non appoggiarlo. Questo davvero fa male, parlo da presidente dell’Ente Regionale per lo Sviluppo di una regione”.
Nel calderone, mette anche Parc Adula e i giochi Olimpici di Sion, tutte idee bocciate dal popolo.
“Abbiamo sempre detto che sarebbero stati i cittadini a decidere, per cui non dobbiamo far altro che prenderne atto”, conclude. Prossimamente, ci si incontrerà con Cantone e Confederazione per chiudere il progetto, “mi conforta è che di questi anni resteranno dei segni concreti, i più di 150 progetti pilota che hanno dimostrato cosa avremmo potuto fare”.