Tiziano Galeazzi e altri dodici consiglieri comunali, attraverso una mozione interpartitica, propongono alcune modifiche al piano viario cittadino
LUGANO – Una mozione interpartitica elaborata per modificare il contestato Piano Viario della Città di Lugano. È quanto inoltrato all’Esecutivo di Lugano dal primo firmatario Tiziano Galeazzi, capogruppo UDC in Consiglio comunale e deputato in Gran Consiglio, e da diversi esponenti di UDC, Lega, PLR e PPD.
L’obiettivo di Galeazzi e firmatari è quello di sbloccare la viabilità del centro cittadino “divenuta insostenibile”. “Le intenzioni iniziali furono di dissuadere gli utenti della strada ad entrare in città ed incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici. Il risultato che si presenta sotto gli occhi di tutti, sull'arco delle quattro stagioni ed anche durante le vacanze scolastiche è ben diverso dagli obiettivi fantomatici di chi progettò tale piano viario”.
“Non vi è ombra di dubbio – si legge nell’atto parlamentale – che le auto in centro a Lugano non siano affatto diminuite. La sensazione generale è che le ore trascorse in colonna siano aumentate. Il traffico viene incanalato in "labirinti" assurdi, laddove nemmeno più i semafori riescono a smaltire il traffico. (Vedi ad esempio incrocio Via Maderno con Via Zurigo direzione Viganello)”.
I consiglieri comunali ritengono “un paradosso l’aver previsto solo due sbocchi cittadini in direzione Sud. Il primo sul lungolago provenienti da Est dell'agglomerato e l'altro tra Via Zurigo - Stazione - Loreto e Paradiso. Basta un semplice tamponamento in una di queste due arterie per paralizzare l’assetto viario dell’intera Città e trovare le colonne risalire ovunque. Poco ha fatto anche l’apertura della galleria Vedeggio-Cassarate, per il traffico diretto a Sud”.
E ancora: “Il livello di qualità della vita è particolarmente determinato dagli spazi pubblici aperti e tra questi, da strade e piazze, che ne sono componenti essenziali. È qui che, massimamente, si definisce il pregio di una città ed è qui che se ne legge la vivibilità. E’ pertanto imperativa l’attenzione per l’assetto viario che trae la sua profonda motivazione dall’obiettivo del conseguimento della struttura fisica della città al meglio finalizzata alla qualità della vita della gente: fruire di tutti gli spazi pubblici aperti e di quelli viari in particolare”.
Il silenzio assordante del Municipio e del Dicastero preposto “non aiutano materialmente a snellire il traffico, né a placare le ire furibonde dei conducenti. Senza entrare nel merito dei commerci, penalizzati anche loro da contesti insostenibili”.
“Gli accorgimenti – scrive Galeazzi e cofirmatari – proposti in questa mozione elaborata di certo non sono sconosciuti agli addetti ai lavori. Percorrendo la città si comprende immediatamente dove si potrebbero effettuare dei correttivi (tornando in parte al pre PVP), aiutando così la fluidità del traffico”.
"Ad oggi – si legge – non sono bastate una petizione del 2015 firmata da 7'679 cittadine e cittadini, sei interpellanze, sei interrogazioni, uno studio del Politecnico di Zurigo, un'indagine dell'USI e due mozioni, compresa la presente".
Alla luce di quanto esposto, i Consiglieri comunali, avvalendosi della facoltà concessa dall'articolo 67 LOC e dall'articolo 40 RCom, formulano le seguenti proposte:
1) Corso Elvezia; apertura due sensi di marcia a partire da Nord (incrocio Via Zurigo) fino all’incrocio Via Balestra. Riaprire interamente Corso Pestalozzi nei due sensi di marcia anche per gli autoveicoli (e non solo per i bus).
2) Incrocio Corso Pestalozzi, Corso Elvezia e Viale Cattaneo, semaforizzazione per permettere di:
Da Viale Cattaneo, all’incrocio svoltare a sinistra direzione Sud (riva Albertolli)
Da Corso Pestalozzi, all’incrocio Corso Elvezia svoltare a destra direzione Sud (riva Albertolli)
Da riva Albertolli verso Nord, all’incrocio poter svoltare a sinistra su Corso Pestalozzi.
3) Via Maggio, ponte su Via Serafino Balestra, apertura della svolta a sinistra su Viale Cassarate. Questo per sgravare la direzione verso la stazione FFS.