L'imprenditrice: "Non ci credo che Mendrisio possa essere felice della situazione che a causa del cantiere di Lugano sud si crea quotidianamente dalla rotonda di piazzale alla Valle... dalle 6,30 alle 0930 serpentone di 25 km..."
MENDRISIO – Sappiamo che l’autostrada in Ticino è un eterno e perenne cantiere. Soprattutto tra Mendrisio e Lugano. Stento a ricordare giorni felici in cui in quegli infernali 20/30 chilometri di rete, o verso nord o verso sud, non ci siano stati lavori in corso.
E spesso gli ingorghi si riflettono anche sulle strade cantonali 'affluenti' che si immettono sull’autostrada. Come accade da alcuni giorni a Mendrisio. Tanto che il municipale e consigliere nazionale Marco Romano interviene questa mattina con un post su Facebook.
“Meglio il congestionamento totale (anche sulle cantonali/comunali) o (come si dimostra funzionante in altre regioni) l’utilizzo dinamico della corsia di emergenza dell’autostrada nelle ore di punta per fluidificare il traffico e toglierlo dalle reti locali?! Il progetto c’è, non ha impatto sul territorio ed elimina le situazioni deleterie di questi giorni!
Non in antitesi al trasporto pubblico e ai cambiamenti che dobbiamo adottare in prima persona, ma complementare perché la nostra infrastruttura è rimasta quella pensata negli anni ’70!
E in aggiunta, nei comparti industriali del luganese sarebbe ora di spingere una politica dei posteggi e del trasporto combinato (per ridurre i veicoli) come il Mendrisiotto ha già fatto 5 anni fa!”.
“Ma se il progetto c’è perché non viene portato avanti? – le ha replicato Beatrice Fasana, che dirige l’azienda Sandro Vanini di Rivera e, dovendo percorrere quel tratto di strada vive da giorni un incubo mattutino -. È comprovato in altre regioni della Svizzera (Tunnel del Baregg prima del potenziamento a 6 corsie a Baden). Dove è il blocco?
Non ci credo che Mendrisio possa essere felice della situazione che a causa del cantiere di Lugano sud si crea quotidianamente dalla rotonda di piazzale alla Valle... dalle 6,30 alle 0930 serpentone di 25 km...
E il treno NON è un’alternativa: treni / TILO costantemente pieni e in ritardo. A san po piü… E il proclamato telelavoro non per tutti funziona...”.