I cori scandiscono una escalation di tensione: "Gobbi fascista, sei il primo della lista" e "Fuori la Lega da Lugano"
LIGANO - Verso le 21,30 di questa sera, lunedì 31 maggio, è partita la manifestazione degli autogestiti, che dal tardo pomeriggio erano riuniti in piazza Manzoni per protestare contro la demolizione dell'ex Macello. Il corteo si è mosso verso via Motta, con obiettivo la casa del sindaco Marco Borradori al grido di "Marco, stiamo arrivando" e "Gobbi fascista, sei il primo della lista" e "Fuori la Lega da Lugano". Dopo un pomeriggio sostanzialmente tranquillo, la tensione sta dunque tornando a salire. Anche perché i manifestanti si sono trovati in via Motta un presidio di poliziotti in tenuta antisommossa che hanno sbarrato la strada. I manifestanti alzano il tiro con frasi sempre più pesanti: "Borradori pezzo di m..." sotto la casa del sindaco. Poi intonano "Bella ciao" e ballano in strada.
Poco dopo le 22 il corteo si è sciolto. Manifestazione terminata? Tutti a casa? Chi lo sa...