La sorella Sara lancia un appello: dopo le cure contro un sarcoma di Ewing, il ragazzo stava di nuovo bene, ora sta combattendo contro una recidiva con metastasi polmonari. Servono 300mila franchi, ne sono stati raccolti 135mila
LUGANO - Operato a Zurigo, dove vive, e curato anche a Lugano, un ragazzino guarisce da un tumore. Ma poco tempo la malattia dopo ritorna, sempre più aggressiva: la speranza è una cura a New York, che però ha costi che la famiglia non può sostenere. Da qui scatta la raccolta fondi. A raccontare la commovente storia di Davide, 19 anni, è la sorella maggiore Sara.
"Gli è stato diagniosticato il cancro (sarcoma di Ewing) a 17 anni. Ha fatto chemioterapia per 6 mesi ed ha subito un importante intervento chirurgico a Zurigo in cui hanno rimosso parte dell’osso sacro, dove il tumore stava sviluppandosi", racconta. Davide è poi stato anche a Lugano al Sant'Anna, come ci conferma il responsabile della comunicazione Sansossio. La clinica luganese lo ha seguito durante i cicli di chiemioterapia, aiutandolo con l'agopuntura, con grandi benefici, per contrastare gli effetti collaterali (perdita di appetito, nausea,...).
Da aprile 2020 il ragazzo sembrava guarito: una storia a lieto fine? Purtroppo no, perché come racconta Sara "a gennaio 2021 si è manifestata una recidiva con metastasi polmonari. Ha nuovamente iniziato la chemioterapia, altri 5 cicli per circa 4 mesi, senza purtroppo nessun risultato tangibile dato che il tumore diventa più aggressivo quando ritorna”.
Per Davide "la possibilità migliore in questo momento risulta essere un nuovo medicamento specifico che è ora nella fase 2 di un Clinical Trial negli Stati Uniti".
"Mio fratello può essere ammesso al Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York ma il costo è ovviamente proibitivo: 300'000.--$ come deposito iniziale a copertura delle cure. I primi risultati del Trial sono promettenti, con un 47% di successo con questo nuovo farmaco. Chiediamo quindi a tutti voi un aiuto per la famiglia, e questo è il motivo di questa raccolta fondi", chiede Sara, lanciando la raccolta soldi, che ha visto già coinvolte circa 660 persone con quasi 135mila franchi raccolti.